Paolo Bozzi: differenze tra le versioni

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Nel suo capolavoro, ''Fisica ingenua'' (1990), Bozzi descrive il suo metodo e i risultati delle sue ricerche attraverso uno stile narrativo che mischia i ricordi della sua vita con i risultati scientifici da lui ottenuti, facendo aderire lo stile narrativo con le sue teorie secondo le quali non è possibile rimuovere la percezione sensibile dall'osservazione dei fenomeni.
Ha dedicato la sua attenzione al lavoro sperimentale e a un programma teorico che contrastasse quello psicofisico.
Nel 1960, insieme al suo collega [[Giovanni Bruno Vicario]], ha descritto un fenomeno acustico noto al giorno d'oggi con il nome ''auditory streaming'', che nella psicologia della percezione musicale è alla base della formazione delle melodie.
 
==Opere principali==