Klaus Berggreen: differenze tra le versioni
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Si accasa quindi alla [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] come sostituto di [[Toninho Cerezo|Cerezo]], per 4 miliardi di lire,<ref name="K">{{cita news|editore=Pisanews.net|data=3 aprile 2013|url=http://www.pisanews.net/klaus-berggreen-grazie-pisa-se-non-avessi-iniziato-qui-non-sare-stato-cosi-famoso/}}</ref> fermandosi una sola stagione nella città capitolina ed esordendo in maglia giallorossa il 14 settembre [[1986]] contro il [[Como Calcio|Como]] (0-0). La squadra termina il campionato in settima posizione e Berggreen colleziona un bottino di 5 gol. In vista del torneo successivo si trasferisce al [[Torino Calcio|Torino]] dove, nonostante sia tormentato dagli infortuni, riesce a ripetere la discreta annata romana, mettendo assieme 3 gol in 26 presenze e aiutando l'undici piemontese a raggiungere la sesta posizione in massima serie.
Al termine della stagione in maglia granata, lascia l'Italia per tornare in [[Danimarca]]. Conclude la sua carriera dove aveva iniziato, ossia nel Lyngby, con cui nel [[1990]] vince la [[DBUs Landspokalturnering|coppa nazionale]]. Nel marzo dello stesso anno, a 32 anni, abbandona il professionismo
Dopo il fallimento del [[Lyngby Boldklub]] nel [[1992]] si dimise da direttore sportivo ed abbandonò il [[Calcio (sport)|calcio]] dedicandosi alla sua azienda di moda femminile, la PiRo, dalle iniziali delle sue squadre italiane, ovvero [[Associazione Calcio Pisa 1909|Pisa]] e [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] e' inoltre laureato in economia e commercio.<ref name="K1"></ref><ref name="K"></ref>
Ogni tanto gioca con gli OLdBoys, una formazione composta da vecchie glorie del calcio danese e in una formazione composta da personalità danesi per beneficenza. Fa anche l'attore e lo showman e torna spesso in Italia a Villa delle Rose, sede del ritiro nerazzuro ai tempi in cui giocava nel Pisa.<ref
=== Nazionale ===
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