I Trionfi: differenze tra le versioni

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{{F|componimenti poetici|gennaio 2014}}
{{Libro
|titolo = Trionfi
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|genere = poema
|lingua = it
|immagine = Scheggia, trionfo della fama, metPetrarch-triumph-vainglory-padua-1400.jpg
|didascalia = Il trionfo della Gloria nel frontespizio del ''[[De Viris Illustribus]]''. Si pensa che questo disegno sia stato realizzato a partire da un affresco di [[Giotto]] del palazzo di [[Azzone Visconti]], a [[Milano]].
|didascalia = [[Lo Scheggia]], il ''[[Trionfo della Fama]]'', [[desco da parto]], [[Metropolitan Museum]] di [[New York]]
}}
 
I '''''Trionfi''''' sono un poemetto allegorico in [[volgare italiano]] in terzine scritto da Francesco Petrarca; si articola in sei capitoli, ciascuno dedicato ad una visione ottenuta dal poeta in sogno. È quindi presente una successione di sei trionfi: Amore, Pudicizia, Morte, Fama, Tempo ed Eternità.
I Trionfi, con il canzoniere, è un'opera scritta in volgare di Francesco Petrarca. Al tempo dell'antica Roma, il trionfo era la massima onorificenza assegnata ad un generale che passava sotto un' arco di trionfo su un carro da parata, seguito dai suoi soldati. Nel Medioevo e nel Rinascimento il termine trionfo fu usato per indicare un componimento solenne di contenuto filosofico.
 
La redazione dell'opera iniziò nel [[1351]], terminando il [[12 febbraio]] [[1374]], pochi mesi prima della morte dell'autore; il poemetto è infatti incompiuto, a causa sia del lavoro selettivo e correttorio a cui attese il poeta, sia per le difficoltà strutturali che hanno reso i ''Trionfi'' molto più meccanici e rigidi delle composizioni liriche del ''Canzoniere''.<ref name=AC>{{cita web|url=http://www.oilproject.org/lezione/petrarca-trionfo-della-fama-4923.html|editore=OilProject|titolo=I "Trionfi" di Petrarca: riassunto e commento|autore=Alessandro Cane}}</ref>
Nella struttura ascensionale e nell'uso della terzina in endecasillabi, l'opera riprende la [[Commedia]] di [[Dante Alighieri]].
== Struttura ==
Il testo è diviso in sei capitoli, ciascuno dedicato a un ''trionfo'', e vuole rappresentare in chiave allegorica la vita umana, dalla lotta contro le passioni alla consapevolezza della fugacità delle cose terrene, alla finale vittoria dell'[[Eternità]].
{{Doppia immagine verticale|sinistra|Pesellino-triumphs-love-chastity-death.jpg|Francesco Pesellino - The Triumphs of Fame, Time, and Eternity.JPG|350|[[Francesco Pesellino]] dipinse queste opere nel [[1450]] circa: viene rappresentata la successione dei sei trionfi, ovvero Amore, Pudicizia, Morte, Fama, Tempo ed Eternità}}
#IlNel ''Triumphus Cupidinis'' (il Trionfo d'[[Amore]]'': vi) si narra di come, in un giorno di primavera, il poeta si addormentò a [[Valchiusa]] e vi fece un sogno dove la personificazione dell'Amore passava su una carro trionfale, seguito da una schiera di seguaci che sono i ''vinti'' dall'amore; entrando nella schiera il poeta vi riconosce numerosi personaggi illustri, storici, letterari, mitologici, biblici oltre a poeti antichi, medievali e trovatori. Nel corteo parla con diversi personaggi e alla fine approda a [[Cipro]], isola dove nacque [[Venere (divinità)|Venere]].
 
#Il secondo trionfo è il ''Triumphus Pudicitie'' (Trionfo della [[Pudicizia]]''): la protagonista è [[Laura (Petrarca)|Laura]], che sottrae al carro di Amore molte illustre donne antiche e medievali, come [[Didone]]; questo secondo corteo si scioglie a [[Roma]], nel [[Tempio della Pudicizia Patrizia]].
La struttura del poemetto è la seguente:
#Il ''Trionfo d'[[Amore]]'': vi si narra come in un giorno di primavera il poeta si addormentò a [[Valchiusa]] e vi fece un sogno dove la personificazione dell'Amore passava su una carro trionfale, seguito da una schiera di seguaci che sono i ''vinti'' dall'amore; entrando nella schiera il poeta vi riconosce numerosi personaggi illustri, storici, letterari, mitologici, biblici oltre a poeti antichi, medievali e trovatori. Nel corteo parla con diversi personaggi e alla fine approda a [[Cipro]], isola dove nacque [[Venere (divinità)|Venere]].
#Il ''Trionfo della [[Pudicizia]]'': la protagonista è [[Laura (Petrarca)|Laura]], che sottrae al carro di Amore molte illustre donne antiche e medievali, come [[Didone]]; questo secondo corteo si scioglie a [[Roma]], nel [[Tempio della Pudicizia Patrizia]].
#Il ''Trionfo della [[Morte]]'': qui il poeta rievoca eroi e popoli scomparsi e ricorda, in uno dei passi più significativi del poema, la morte idealizzata di Laura.
#Il ''Trionfo della [[Fama]]'': vengono descritti una folla di uomini illustri, re, poeti, oratori, filosofi, capitani, e altri. È opportuno notare come per Petrarca il filosofo maggiore sia [[Platone]], a differenza di [[Dante Alighieri|Dante]], che prediligeva [[Aristotele]].
#Il ''Trionfo del [[Tempo]]'': il poeta riflette su sé stesso e compone una nuova toccante elegia sulla fugacità delle cose e dei giorni che passano.
#Il ''Trionfo dell'[[Eternità]]'': qui Petrarca immagina Laura in paradiso ed esprime la speranza di raggiungerla.
 
#IlNel ''Triumphus Mortis'' (Trionfo della [[Morte]]'': qui) il poeta rievoca eroi e popoli scomparsi e ricorda, in uno dei passi più significativi del poema, la morte idealizzata di Laura.
Dal punto di vista critico vengono apprezzati nei Trionfi la viva introspezione del poeta nei suoi sentimenti e l'alto livello del lirismo e della poesia in alcuni punti; vengono invece criticati il meccanismo rigido della narrazione, le enumerazioni lunghe di personaggi e l'impostazione senile del lavoro, che spesso compromettono la vitalità dell'opera.
 
#IlAlla ''TrionfoMorte dellatuttavia succede la [[Fama]]: nel ''Triumphus Fame'': vengono infatti descritti una folla di uomini illustri, re, poeti, oratori, filosofi, capitani, e altri. È opportuno notare come per Petrarca il filosofo maggiore sia [[Platone]], a differenza di [[Dante Alighieri|Dante]], che prediligeva [[Aristotele]].
 
#IlNel ''Triumphus Temporis'' (Trionfo del [[Tempo]]'':) il poeta riflette su sé stesso e compone una nuova toccante elegia sulla fugacità delle cose e dei giorni che passano.
 
A chiudere la successione vi è un ultimo trionfo, il ''Triumphus Eternitatis'' (Trionfo dell'[[Eternità]]): Petrarca trova sostegno in Dio, che trionfa su tutto e su tutti; è proprio così che l'eternità divina i beati potranno annientare il Tempo e la Morte. Il poeta qui immagina Laura in paradiso ed esprime la speranza di raggiungerla.
 
== Analisi ==
L'opera analizza il percorso ideale dell'uomo dal peccato alla redenzione: questo tema è già radicato nella cultura medievale, essendo tipico di opere come il ''[[Roman de la Rose]]'' o addirittura la ''[[Divina Commedia]]''. Petrarca si confronta direttamente con il poema dantesco, sia dal punto di vista strutturale (viene infatti adottata la [[terzina]]) che allegorico, con il tema del viaggio allegorico.<ref name=AC/>
 
Al contempo, i ''Trionfi'' si collocano agilmente nell'''iter'' letterario di Petrarca: è proprio qui che il poeta decide di sviluppare alcuni temi cardine del ''[[Canzoniere]]'', come la riflessione sulla morte (già contenuta nel sonetto ''Movesi il vecchierel canuto e bianco''), la viva introspezione del poeta nei suoi sentimenti, ed infine la spiritualizzazione dell'amore per Laura.<ref name=AC/>
== Note ==
<references/>
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}