Il sorpasso: differenze tra le versioni

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Le scene iniziali del film, con Bruno Cortona che percorre in auto strade assolate e deserte di una Roma periferica, furono tutte girate nella zona detta della [[Balduina]]<ref>Stefano Ciavatta, ''Balduina e la stagione del Sorpasso'' in ''Europa'' quotidiano 2013</ref>, il quartiere romano che negli anni Sessanta era abitato da numerosi attori e cantanti e che rappresentò un simbolo del cosiddetto [[Miracolo economico italiano|boom economico]]. Nei condomìni borghesi di recente costruzione, infatti, convivevano impiegati statali e ricchi commercianti, avvocati e importanti imprenditori edili, spesso definiti con disprezzo ''[[palazzinari]]''. Quando Cortona fa nuovamente una sosta <ref>In via Proba Petronia</ref> questa volta per bere a una fontanella si avvede di un giovane affacciato alla finestra.
 
In realtà, come detto, colui che appare alla finestra non è Trintignant, ma una controfigura<ref>Davide De Lucca in ''Ondacinema.it''</ref>, scelta con le caratteristiche del giovane che Risi aveva immaginato, ripresa in penombra e in campo lungo; inoltre, il vero palazzo usato per l'abitazione di Mariani si trova in un altro quartiere romano, quindi il dialogo fra i due personaggi è un montaggio di scene girate in tempi e luoghi diversi, con interpreti diversi. La cosa si può capire da alcuni particolari: quando Cortona guarda in alto, la persona pare portare gli occhiali e la finestra è grande, del tipo a tre vetri, solo uno dei quali chiuso; quando è invece inquadrato Trintignant, la finestra è visibilmente più piccola, e di tipo diverso; inoltre dietro alla fontanella – che in teoria è frontale alla finestra – è tutta campagna <ref>Tuttora vi si trova il Parco[[parco Regionaleregionale Urbanourbano del [[Pineto (zona di Roma)|Pineto]]</ref>, ma nella scena in cui Mariani vede la portinaia sul balcone dei vicini, tale balcone risulta dirimpetto alla medesima finestra.
 
La località di Castiglioncello, frazione di Rosignano Marittimo (Livorno), fu scelta da Risi su insistenza di Gassman, che vi era solito trascorrere le vacanze con la famiglia e voleva approfittarne nelle pause di lavorazione: il fatto viene riportato, fra gli altri, nel libro ''Una grande famiglia dietro le spalle''<ref>Marsilio Editore, 2007 (pag. 154)</ref> di [[Paola Gassman]], dove l'attrice racconta che proprio per tale circostanza partecipò anche lei alle riprese, debuttando ad appena 17 anni.