Monte Conero: differenze tra le versioni

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== Storia e antropizzazione ==
Il Conero è un monte tutt'altro che impervio e ostile. Il rapporto dell'uomo con esso e le sue risorse è stato infatti sin dall'inizio molto stretto. In particolare, in tutta l'area del promontorio risultano essere stati sempre abitati i centri di [[Storia di Ancona|Ancona]] e [[Numana]], in quanto unici porti naturali e affacci sull'Adriatico.<ref>
{{Cita|Emanuela Schiavoni, 2006|p. 19|s2006}}</ref>
 
=== Preistoria e protostoria ===
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Nel IX secolo a.C. la zona è gradualmente passata dall'[[Età del bronzo]] all'[[Età del ferro]] e alla [[civiltà picena]], che ha fatto di [[Numana]] un importante centro, in particolare fra il VI e il IV secolo a.C.<ref>
{{Cita|Emanuela Schiavoni, 2006|pp. 19-20|s2006}}</ref>
 
=== Cave romane e moderne ===
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=== Acquedotto romano ===
Tornando alla storia antica, altre tracce della presenza dei romani sono date dal nome di Massignano, probabilmente derivante da ''fundus maximianus'', e si ipotizza che al Poggio ci fosse già ai primi tempi una [[villa romana|villa rustica]]. Esiste inoltre un [[acquedotto romano]] sotterraneo, occluso in diversi tratti, che partendo da Capo d'acqua (''caput aquae'') raggiunge Numana in un verso e dall'altro va in direzione di Ancona, passando per il Buco del Diavolo. Quest'ultimo è un accesso laterale in un fosso fra il Poggio e Camerano, lasciato aperto probabilmente per facilitare la manutenzione, come altri rinvenuti nelle vicinanze.<ref>
{{Cita|Emanuela Schiavoni, 2006|pp. 28,51|s2006}}</ref>
 
=== Insediamenti religiosi ===
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[[File:Poggio1.jpg|thumb|Santa Lucia al Poggio]]
Il Conero è stato abitato da eremiti anche prima dell'anno mille. Si ipotizza che i più antichi romitori siano dell'800, ed è possibile che già prima fossero dedicati a culti pagani. Uno è la grotta del Mortarolo, che si trova lungo una variante dell'[[Parco regionale del Conero#Itinerario n.C2.B01 - Traversata del Monte Conero|itinerario 1]] sul versante sud orientale del monte. Un altro è la grotta di San Benedetto, affacciato sul mare a circa 300 metri d'altezza, sotto la chiesa di San Pietro; essendo in area di riserva integrale non è visitabile senza autorizzazione specifica dell'ente Parco. Nei suoi pressi c'è una roccia sporgente dal monte detta pietra dell'Abate, di difficile accesso e affacciata sul mare, su cui si suppone si ritirasse a meditare il monaco. Si tratta di grotte più o meno naturali in cui sono scavati nicchie, altari o sedili, e sulle cui pareti è incisa una croce.<ref>
{{Cita|Emanuela Schiavoni, 2006|pp. 32,41-42|s2006}}</ref>
Un'altra grotta, detta dell'Eremita, è individuabile nei pressi delle cave lungo lo [[Parco regionale del Conero#Itinerario n.C2.B05 - Stradone di San Lorenzo|stradone di San Lorenzo]].
 
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{{Cita|Emanuela Schiavoni, 2006|p. 33|s2006}}</ref>
[[File:Monte Conero Scritta ex monastero no donne (2).JPG|thumb|Antica scritta che avvisa della clausura: ''"Qui non possono passare le donne sotto pena di scomunica - latae sententiae"''.]]
Un ricordo della vita monastica che si svolgeva sul monte è dato da una targa in pietra, affissa presso l'ingresso all'area di San Pietro, che ammonisce le donne dall'entrare, pena la scomunica immediata ''[[latae sententiae]]''. Ora l'edificio del convento è un albergo.