Castello di Tarascona: differenze tra le versioni

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Il '''castello di Tarascona''' è situato sulla riva sinistra del [[Rodano (fiume)|Rodano]] nel [[dipartimenti francesi|dipartimento]] di [[Bocche del Rodano (dipartimento)| Bocche del Rodano]], in [[Francia]]. Per il suo eccellente stato di conservazione, questo monumento eccezionale è uno dei castelli [[medioevo|medievali]] più belli di Francia e d'Europa, costruito tra il [[1400]] e il [[1435]] dai [[Duca d'Angiò|duchi di Angiò]] sul modello architetturale della [[Bastiglia (Parigi)|Bastiglia]]. Dal [[1840]] è [[Monumento storico (Francia)|Monumento storico di Francia]]<ref>{{fr}} [http://www.culture.gouv.fr/public/mistral/merimee_fr?ACTION=CHERCHER&FIELD_1=REF&VALUE_1=PA00081473 Ministero francese della cultura - Monumento storici]</ref>
== Storia ==
=== Un primo castello ===
Inizialmente al suo posto vi era un primo castello che fu occupato a metà del [[XIII secolo]] da [[Carlo I d'Angiò]], [[Conte di Provenza]] e fratello di [[Luigi IX di Francia|San Luigi]], [[Francia medioevale|re di Francia]]. Il castello fu ingrandito dal figlio [[Carlo II di Napoli|Carlo II, detto Lo Zoppo]]. Nel 1367 il duca [[Luigi I d'Angiò]], governatore della [[Linguadoca (provincia)|Linguadoca]], volle approfittare dell'assenza di [[papa Urbano V]], che era rientrato a [[Roma]], e di quella della [[Giovanna I di Napoli|regina Giovanna]], contessa di Provenza, per sostituirsi a quest'ultima. Il duca di Angiò trovò un condottiero nella persona di [[Bertrand du Guesclin]], liberato nel dicembre 1367, dopo la sua cattura avvenuta nel corso della [[battaglia di Nájera]]. Egli si mise in marcia il 26 febbraio 1368 e pose l'assedio a Tarascona il 4 marzo 1368, bloccando la città da tutte le parti. I trabocchetti fecero molte vittime, fra le quali anche il tesoriere Martin Champsaur.<ref>{{fr}} Paul Masson (sous la direction de), ''Encyclopédie départementale des Bouches-du-Rhône, Archives départementales des Bouches-du-Rhône'', Marseille, 17 volumes parus de 1913 à 1937, tome II, p. 405</ref> La città capitolò il tra il 20 ed il 22 marzo 1368 ma fu riconquistata il successivo mese di settembre.
 
=== L'attuale castello ===
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Al centro del castello propriamente detto si trova il cortile d'onore sul quale prospettano gli edifici di abitazione, che si sviluppano su tre piani dei quali i primi due sono a copertura piatta alla francese, mentre l'ultimo è a volta. Essi sono serviti da scale a vista la principale delle quali si trova incorporata in una torricella sporgente ben visibile sulla facciata orientale del cortile interno. Quest'ultima è relativamente piccola in rapporto all'altezza degli edifici che la circondano. Sul lato orientale di questo cortile si trova la scala poligonale e sulla facciata sud la nicchia che ospita i busti del re Renato e della sua seconda moglie. Questi busti, mutilati durante la [[rivoluzione francese|rivoluzione]], sono probabilmente opera di [[Francesco Laurana]].<ref>{{fr}} Françoise Robin, ''La cour d'Anjou-Provence, la vie artistique sous le règne de René'', Paris, éd. Picard, 1985, p. 257, ISBN 2-7084-0127-0</ref>
 
La torre delle cappelle deve il nome a due cappelle sovrapposte, una al piano terra e destinata al personale e l'altra al secondo piano, riservata ai signori. La cappella bassa, di forma rettangolare, termina con un'abside semicircolare disposta nella torre. Le due travature hanno volte d'ogiva. La volta del coro è composta di 8 rami a raggiera che partono da una [[chiave di volta|chiave]] scolpita con una rappresentazione dell’incoronazione della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]]. La cappella alta ha le stesse dimensioni, tuttavia è più bassa e la sua volta ha solo 6 rami di ogiva. Le due cappelle hanno come aperture sull'esterno solo due feritoie, per non indebolire la difesa.<ref>{{fr}} Françoise Robin, ''op. cit.'', p. 126</ref>
 
L'ala meridionale non ha finestre sul lato sud, essendo la più esposta agli attacchi: le sole finestre danno sul cortile d'onore. Essa è servita da una scala a vista situata nella torre del Rodano (angolo sud-ovest) che presenta un angolo smussato. L'ala ovest, lungo il Rodano, non ha bisogno delle stesse precauzioni per la difesa, quindi contiene ampie finestre che si affacciano sul fiume. Questa ala non comprende a ciascun piano che una sola, grande sala, destinata e ricevimenti, cerimonie e banchetti.