Jovençan: differenze tra le versioni

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Dominano il borgo il campanile e la chiesa parrocchiale romanica, ricostruita nel 1452 per conto del curato Sulpice de la [[Castello di Tour de Villa|Tour de Gressan]], e affrescata dai fratelli Artari. La chiesa parrocchiale è stata in seguito ingrandita a fine Ottocento.
[[File:Torre dei Salassi in inverno 4.jpg|thumb|left|Il promontorio di Châtelair, su cui si trovano la [[Torre dei Salassi]], il basamento del [[Castello dei tiranni]] e la chiesetta di Saint-Georges-en-Châtelair.]]
Il principialeprincipale luogo d'interesse sul territorio comunale è il promontorio di Châtelair, lungo la strada regionale 20 per Aymavilles, che la leggenda vuole essere stato il luogo in cui sorse la capitale [[Salassi|salassa]], ''Cordèle'' ([[Cordelia]]). Qui si trova la chiesetta di Saint-Georges-en-Châtelair, costruita nel 1661, dopo la peste del 1630, come cappella al servizio del castello dei Jovensano e recentemente restaurata. A fianco alla chiesa si trova la [[torre dei Salassi]] o casaforte di Pompiod, un rudere talvolta confuso con il castello, mentre salendo appena il promontorio si arriva in pochi minuti ai veri ruderi del [[castello di Jovençan]], detto anche ''Castello dei tiranni'': il castello, del XIII secolo, fu fatto radere al suolo nel [[XIV secolo]] dal Conte di Savoia, per questo se ne conservano solo il basamento di una torre circolare e i resti delle spesse mura a indicare la grandiosità del sito originario.<ref name=jovcerlogne/><ref name=clocher1994/>
Il promontorio è stato oggetto dell'attenzione comunale con un recupero parziale del sito avvenuto a metà degli [[anni 2000|anni duemila]], dotandolo di illuminazione<ref name=clocher2005>"Mon clocher. Paroisse de Jovençan", ''L'Echo de nos montagnes. Bulletin paroissial du Diocèse d'Aoste'', XLVI, n.10, Issogne: Tipografia parrocchiale, ottobre 2005, pp.108, 112-113.</ref>, ma è ancora in stato di degrado. Una proposta vorrebbe destinare il promontorio ad orto botanico di piante officinali come complemento della ''Maison des anciens remèdes''<ref>{{cita web|url=http://www.letravail.it/?p=2024|editore=Le Travail|titolo=Jovençan: il rilancio passa dal patrimonio culturale|anno=63|numero=9|accesso=2 marzo 2012|data=5 giugno 2011}}</ref>. Il sito allo stato attuale è ancora poco studiato dal punto di vista archeologico, anche se alcuni ritrovamenti nella zona confermano l'ipotesi di antichi insediamenti<ref name=jovcerlogne>AA.VV., ''Jovençan'', pubblicato in occasione del XXVII ''Concours Cerlogne'', Jovençan, 8-9-10 mai 1989, con la collaborazione di Sandro Pépellin e Andreino Colliard, Quart (Aosta): Musumeci ed., 1989.</ref>.
 
In località [[Lillaz]] nel 2005 il comune ha acquistato i resti del vecchio mulino servito dal canale d'irrigazione de la Riva per valorizzarlo<ref name=clocher2005/>, mentre l'edificio detto ''Baou de la Cura'', al villaggio Les Adam, tipico esempio di [[architettura alpina|architettura rurale valdostana]], è già stato recuperato e ospita da febbraio 2011 il museo della "[[Maison des anciens remèdes]]".
 
==Cultura==