Storia degli ebrei in Danimarca: differenze tra le versioni

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In conseguenza della Riforma danese, agli ebrei e ai cattolici fu esplicitamente proibito nel [[1536]] di risiedere in Danimarca. Nel [[1622]] tuttavia [[Cristiano IV di Danimarca]] invitò un gruppo di ebrei a stabilire una comunità nella nuova città di [[Glückstadt]].<ref>{{cita|Barfod}}</ref>
 
Al termine della [[guerra dei trent'anni]], per rilanciare l'economia il re [[Federico III di Danimarca]] incoraggiò l'immigrazione ebraica. Comunità si formarono a [[Fredericia]] nel [[1682]] e a [[CopenhagenCopenaghen]] nel [[1684]]. Nel 1782 vi erano circa 1830 ebrei in Danimarca, di cui 1503 a CopehagenCopenaghen. Pur sottoposti a leggi restrittive e discriminatorie, gli ebrei non erano tenuti a vivere in ghetti e godevano di un notevole grado di autogoverno.
 
Con l'Illuminismo, una serie di riforme furono istituite per favorire l'integrazione degli ebrei nella società danese. Si aprirono per loro le porte dell'istruzione e dell'Università e fu concesso loro il diritto di acquistare immobili.
 
Le guerre napoleoniche portarono alla completa emancipazione degli ebrei danesi. nel 1814 essi ricevettero uguaglianza di diritti e nel [[1849]] piena cittadinanza. La vita ebraica poté così svilupparsi liberamente nell'Ottocento, dando agli ebrei un posto rispettato nella società danese. Nel 1833 fu costruita la [[sinagoga grande di CopenhagenCopenaghen]]. A metà Ottocento vi erano gia' oltre 4.000 ebrei in Danimarca.
 
Ai primi del Novecento, le favorevoli condizioni di vita attrassero numerosi immigranti ebrei dall'est europeo. La popolazione ebraica superò le 6.000 unità. Gli ebrei furono presenti e attivi in tutti i campi della vita culturale, e sociale della Danimarca. Numerose associazioni ebraiche svolsero le loro attività. [[Edvard Brandes]] fu ministro delle finanze, [[Herman Trier]] membro del Parlamento e [[Georg Cohn]] fu un consulente governativo di diritto internazionale.
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Dopo che l'[[occupazione della Danimarca]] da parte della Germania nel [[1940]], la situazione si fece presto critica per la popolazione danese in generale e dei suoi cittadini ebrei in particolare. Il re cercò in ogni modo di opporsi all'introduzione di leggi discriminatorie e quando nel [[1943]] le autorità tedesche si predisposero a deportare gli ebrei danesi un vasta [[salvataggio degli ebrei danesi|operazione clandestina di salvataggio]] fu messa in opera che trasportò in una notte la quasi totalità degli ebrei danesi (7550 persone) al sicuro nella neutrale [[Svezia]].<ref>{{cita|Werner}}</ref> E quando 450 ebrei danesi furono trasportati a [[Theresienstadt]] il continuo interessamento sulla loro sorte da parte delle autorità danesi evitò il peggio. In totale circa 120 ebrei danesi morirono nell'[[Olocausto]], meno del 2% della popolazione ebraica del tempo.
 
Nel dopoguerra gli ebrei danesi poterono rientrare con pieni diritti nella società danese.<ref>{{Cita|Buckser}}</ref> Oggi il numero degli ebrei è di circa 7000, di cui però solo 2500 ufficialmente iscritte alla comunità. A CopenhagenCopenaghen ci sono diverse sinagoghe attive per le diverse forme di congregazione religiosa. In aggiunta, ci sono due periodici ebraici pubblicati in danese: ''Rambam'', pubblicato da Selskabet per la Dansk-Jødisk Historie, e ''Alef'', una rivista di cultura ebraica.
 
Gli ottimi rapporti di convivenza con la monarchia e la popolazione danese proseguono inalterati, anche se il conflitto israelo-palestinese non ha mancato di creare in anni recenti qualche tensione con la crescente comunità islamica che oggi conta oltre 250.000 persone. Nel [[1983]] la regina Margherita prese parte alle celebrazioni per il 150simo anniversario della fondazione della [[sinagoga grande di CopenhagenCopenaghen]] e nel [[1993]] una lapide fu posta all'Ospedale Bispebjerg dove 2.000 ebrei danesi furono nascosti prima di imbarcarsi per la Svezia nell'ottobre 1943. Nel [[2004]] è stato inaugurato il Museo Ebraico di CopenhagenCopenaghen che offre un quadro completo della presenza ebraica in Danimarca.<ref>[http://www.jewmus.dk Danish Jewish Museum]</ref>
 
==Ebrei danesi==
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| editore =
| edizione =
| città = CopenhagenCopenaghen
| id = ISBN 978-87-742-1911-8
| anno = 1994
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| editore = Forlaget for Faglitteratur
| edizione =
| città = CopenhagenCopenaghen
| id = ASIN B0007JB2XS
| anno = 1968