Stefano d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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Stefano tornò a Londra e il giorno di Natale [[1141]], fu nuovamente incoronato re nella cattedrale di [[Canterbury]]; secondo il '' Gesta Stephani regis Anglorum et ducis Normannorum'' ci fu una cerimonia di ringraziamento per la liberazione del re<ref name=Stephani>{{la}} [https://archive.org/stream/gestastephanire01sewegoog#page/n105/mode/2up #ES Gesta Stephani regis Anglorum et ducis Normannorum, pagina 86]</ref>. L'anno seguente Matilde, che aveva posto la sua residenza a [[Oxford]]<ref name=Stephan>{{la}} [https://archive.org/stream/gestastephanire01sewegoog#page/n105/mode/2up #ES Gesta Stephani regis Anglorum et ducis Normannorum, pagina 87]</ref>, aveva subito l'attacco di re Stefano che era riuscito ad entrare in città<ref name=Stepha>{{la}} [https://archive.org/stream/gestastephanire01sewegoog#page/n107/mode/2up #ES Gesta Stephani regis Anglorum et ducis Normannorum, pagina 89]</ref> e, durante l'[[Avvento]]<ref name=Pari>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n237/mode/2up #ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 174]</ref>, era sotto assedio nel castello di Oxford<ref name=Canterbu>{{la}} [http://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n187/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 124]</ref>, da dove, si dice che riuscì a calarsi dai bastioni con una fune e scappare, durante una tormenta di neve, grazie ad un mantello bianco: Gervase di Canterbury racconta che il freddo era intenso ed il [[Tamigi]] era ghiacciato e l'imperatrice, fatta passare da una porta posteriore accompagnata da cinque militi, riuscì a fuggire a piedi camminando per cinque miglia<ref name=Canterb>{{la}} [http://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n187/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 124 e 125]</ref>, Robert di Torigny ricorda che era vestita di bianco, per cui era mimetizzata agli occhi degli assedianti, di notte riuscì a scappare sul Tamigi ghiacciato<ref name=TORIGNI>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f303.image #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagina 228]</ref>, come Matteo di Parigi, che aggiunge che il castello di Oxford tornò a Stefano<ref name=Par>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n237/mode/2up #ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 175]</ref>, infine Guglielmo di Malmesbury, dopo aver ricordato che Stefano aveva incendiato la città, racconta che Matilde uscì da una porticina secondaria, accompagnata da quattro soldati, attraversò il Tamigi e, apidi raggiunse [[Abingdon-on-Thames|Abingdon]] e da lì proseguì a dorso di cavallo sino a [[Wallingford]]<ref name=Chronicle_of_>{{en}} [http://archive.org/stream/williamofmalmesb1847will#page/534/mode/2up#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 535]</ref>.
 
Nel [[1143]], Roberto di Gloucester, che nell'estate dell'anno precedente era andato in Normandia<ref name=TORIGN/> per trovare alleati pronti a combattere in Inghilterra<ref name=Canterb/>, tornò dalla Normandia, sbarcando vicino a [[Southampton]]<ref name=Chronicle_of>{{en}} [http://archive.org/stream/williamofmalmesb1847will#page/532/mode/2up#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 533 e 534]</ref>, con 360 cavalieri (Guglielmo di Malmesbury scrive che erano più di trecento, ma meno di quattrocento e attraversarono la Manica con 52 navi<ref name=Chronicle_of/>), che non poterono cambiare le sorti della guerra, e con il figlio di Matilde, [[Enrico II d'Inghilterra|Enrico]], di dieci anni, che fu condotto a [[Bristol]], per essere educato<ref name=Canter>{{la}} [http://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n187/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 125]</ref>.<br>Nel corso di quell'anno, in Normandia, Goffredo il Bello aveva continuato a combattere per la conquista della Normandia e verso la fine di quell'anno, era riuscito a conquistare la città di [[Rouen]], dove era stato acclamato duca di Normandia<ref name=Pa>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n239/mode/2up #ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 177]</ref>, o, nel gennaio del [[1144]]<ref name=Robert>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f308.image #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagine 233 e 234]</ref>, era riuscito a conquistare la città di [[Rouen]], dove era stato acclamato duca di Normandia. Stefano, all'inizio del [[1144]], aveva perso definitivamente la [[Normandia]], conquistata dal marito di Matilde [[Goffredo V d'Angiò|Goffredo Plantageneto]], [[conte d'Angiò]], ora riconosciuto anche [[duca di Normandia]].
 
La guerra civile, tra Stefano e Matilde, proseguì in Inghilterra senza risultati apprezzabili per altri quattro anni: nel [[1145]], re Stefano, dopo aver posto l'assedio a Wallingford<ref name=Cante>{{la}} [http://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n193/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 130]</ref>, riuscì a catturare il [[conte di Chester]], [[Ranulph de Gernon]]<ref name=P>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n241/mode/2up #ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 178]</ref>, col quale riuscì ad accordarsi, riottenendo così il castello di Lincoln<ref name=Rober>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f315.image #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagina 240]</ref>; nel [[1146]], Goffredo il Bello, preoccupato per l'andamento della guerra civile in Inghilterra, organizzò una spedizione per poter fare tornare in Normandia il figlio primogenito, suo e dell'imperatrice, Enrico, dopo che da quattro anni era a Bristol<ref name=Cant>{{la}} [http://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n193/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 131]</ref> e arrivato in Normandia <ref name=P/>, fu accolto e festeggiato nell'[[abbazia di Bec]], il giorno dell'[[Ascensione]]<ref name=Robe>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f318.image #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagina 243]</ref>; nel [[1147]], morì Roberto conte di Gloucester, dopo essere stato soggetto ad una febbre maligna<ref name=Cant/>, come confermano anche le ''Gesta Stephani Regis II'' che scrivono che morì a [[Bristol]] e nella contea di Gloucester gli successe il figlio [[Guglielmo di Gloucester|Guglielmo]]<ref name=Steph>{{la}} [https://archive.org/stream/gestastephanire01sewegoog#page/n151/mode/2up#ES Gesta Stephani Regis II, pag. 132]</ref> e, in quello stesso anno Stefano fu ancora una volta incoronato a Lincoln<ref name=Can>{{la}} [http://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n195/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 132]</ref>.
Stefano, all'inizio del [[1144]], aveva perso definitivamente la [[Normandia]], conquistata dal marito di Matilde [[Goffredo V d'Angiò|Goffredo Plantageneto]], conte d'Angiò, ora riconosciuto anche [[ducato di Normandia|duca di Normandia]]. La guerra civile proseguì senza risultati fino alla morte, per malattia, di Roberto di Gloucester nel [[1147]] e l'anno successivo Matilde cedette i propri diritti al primogenito Enrico Plantageneto (il futuro [[Enrico II d'Inghilterra]]) e fece ritorno in Normandia, perché senza il fratellastro non sarebbe stata in grado di condurre le sue truppe.
 
Stefano, allL'inizioanno del [[1144]], aveva perso definitivamente la [[Normandia]], conquistata dal marito di Matilde [[Goffredo V d'Angiò|Goffredo Plantageneto]], conte d'Angiò, ora riconosciuto anche [[ducato di Normandia|duca di Normandia]]. La guerra civile proseguì senza risultati finosuccessivo alla morte, per malattia, di Roberto di Gloucester, nel [[11471148]] e l'anno successivo, Matilde cedette i propri diritti al primogenito Enrico Plantageneto (il futuro [[Enrico II d'Inghilterra]]) e fece ritorno in Normandia, perché senza il fratellastro non sarebbe stata in grado di condurre le sue truppe.
 
Nel [[1149]], Enrico Plantageneto fece un'incursione in Inghilterra, per cercare di sollevare le sorti della sua causa che languivano, ma senza apprezzabili risultati dovette rientrare in Normandia.