La contessa azzurra

La contessa azzurra è un film di genere commedia del 1960 diretto da Claudio Gora.

{{{titolo italiano}}}
Paese di produzione	Italia
Durata	110 minuti
Genere	commedia
Regia	Claudio Gora
Soggetto	Suso Cecchi D'Amico, Claudio Gora, Alberto De Rossi, Luigi Bazzoni
Sceneggiatura	Suso Cecchi D'Amico, Claudio Gora, Alberto De Rossi, Luigi Bazzoni, dialoghi di Titina De Filippo ed Elio Scardamaglia
Fotografia	Gábor Pogány
Montaggio	Eraldo Da Roma
Musiche	Gino Negri
Scenografia	Aldo Tomassini
Costumi	Piero Tosi
Trucco	Marcello Ceccarelli, Leandro Marini
Interpreti e personaggi
Amedeo Nazzari: Salvatore Acierno, il regista del film muto Elly Davis: Teresa Curcio Zsa Zsa Gábor: Loreley, la diva straniera Paolo Stoppa: Peppino Razzi, il produttore del film muto Irene Tunc: Jeanne d'Argent Franca Marzi: donna Carmela Mario Passante: don Ciccio Pastor Serrado: Luigi Angela Luce: donna Zenobia Nicla Di Bruno: donna Serena Ugo D'Alessio: Armandino Roberto Camardiel: l'avvocato Gigliozzi Rosita Di Vera Cruz: donna Carolina Carlo Giuffré: un ufficiale a teatro Tina Castigliana: una stiratrice James Komachs: don Ciccillo Salvatore Cafiero: Ippolito Gianfranco Cobianchi: Peppiniello Mario Frera: Sivori, il macchiettista Rina Mascetti: un attrice Vera Nandi: donna Rosaria Carlo Pisacane: Vincenzino Nino Nini: l'addetto al sipario teatrale Bruno Corelli: Enzo Donzelli: Tom Felleghy: Gianna Giachetti: Eugenio Maggi: Graziella Marina: Antonio Spelta: Lia Thomas: Gianni Tuzzi:

Trama

Durante il periodo del cinema muto, a Napoli, si sta girando un film intitolato La contessa azzurra. Salvatore, il regista del film, è costretto a interrompere le riprese a causa di incomprensioni e litigi con Peppino, il produttore. La protagonista del film viene sostituita improvvisamente da una ragazza sconosciuta, Teresa, e il film si porta a compimento. La ragazza diviene così una diva del cinema e vedette del Café-chantant. Durante la prima guerra mondiale Salvatore viene richiamato alle armi quando si trova a Parigi a dirigere uno spettacolo teatrale alle Folies Bergère: partito per la guerra, Salvatore non farà più ritorno a casa. Teresa, rimasta sola con i suoi ricordi, passerà i suoi ultimi anni in una villa napoletana ripensando al suo grande trionfo, il suo primo film.

Distribuzione

Il film venne iscritto al Pubblico registro cinematografico con il n. 2.224. Presentato alla Commissione di Revisione Cinematografica il 20 giugno 1960, ottenne il visto di censura n. 32.691 del 18 agosto 1960, con una lunghezza della pellicola di 3.056 metri.. Ebbe la prima proiezione pubblica il 16 settembre 1960. Venne pubblicato a suo tempo in VHS dalla RCS Home Video - Panarecord, ma al momento non è stato pubblicato in DVD.

Altri tecnici

• Assistente montaggio: Marcella Benvenuti
• Assistente scenografo: Marilù Carteny
• Arredatore: Aldo Tomassini
• Assistente arredatore: Ferdinando Ruffo
• Parrucchiera: Grazia De Rossi
• Coreografo: Boris Kniaseff
• Aiuto regista: Luigi Bazzoni
• Assistente regia: Giuseppe Banchelli
• Operatore: Mario Capriotti
• Assistente operatore: Silvio Fraschetti
• Direttore di produzione: Orazio Tassara
• Ispettore di produzione: Angelo Binarelli, Giorgio Riganti
• Segretario di produzione: Mario Abussi
• Segretaria di edizione: Bona Magrini
• Fonico: Vittorio Trentino
• Mixage: Renato Cadueri
• Fotografo di scena: Paul Ronald

Collegamenti esterni

• (EN) 0166548, su IMDb, IMDb.com.
• La contessa azzurra, su Cinematografo, Fondazione Ente dello Spettacolo.
• La contessa azzurra, in MYmovies.it, Mo-Net Srl.
• Scheda del film sull'Archivio del Cinema Italiano dell'ANICA