Studi biblici: differenze tra le versioni

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Gli '''studi biblici''' o '''biblistica''' sono lo studio accademico della [[Bibbia]] giudeo-cristiana e dei testi ad essa collegati. Nell'[[Ebraismoebraismo]] la Bibbia è costituita dalla [[Bibbia ebraica]], anche nota come "''[[Tanakh]]"'', dall'acronimo dei nomi ebraici per le parti in cui è divisa (''[[Torah]]'', ''[[Profeti ebraici|Nevi'im]]'', ''[[Agiografi|Ketuvim]]''); nel [[Cristianesimocristianesimo]] la Bibbia è tradizionalmente composta da [[Antico Testamento]] e [[Nuovo Testamento]]. Altri testi di interesse degli studiosi biblici sono gli [[apocrifi dell'Antico Testamento]], gli [[apocrifi del Nuovo Testamento]] e molti testi delle posizioni anti-nicene delle [[origini del cristianesimo]], come pure la letteratura ebraica delle origini.
 
Vi sono due approcci principali agli studi biblici. Il primo studia la Bibbia come una creazione umana, e prende il nome di [[critica biblica]]; è un approccio adottato nel mondo accademico laico e permette di considerare gli studi biblici come un sottocampo degli [[studi religiosi]]. Un altro approccio è lo studio religioso della Bibbia, in cui si assume che essa abbia un'origine divina; questo approccio è un ramo della [[teologia]], ed è anche noto come [[ermeneutica biblica]].