Aneddoto: differenze tra le versioni

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NelUn corso dei secoli questa accezione'''aneddoto''' è stata parzialmente sostituita da una nuova, che riguarda un'informazione di carattere [[storia|storico]], ma marginale, relativa a un evento importante o a un personaggio rilevante (una "[[curiosità]]"). Può assumere la forma di breve racconto.
La parola '''aneddoto''' (dal [[lingua greca antica|greco]] ''anékdotos'') indicava
in origine: inedito, segreto.
 
AdIl esempiotermine deriva dal [[lingua greca antica|greco]] ''anékdotos'', èche possibilesignifica citareletteralmente "inedito", "segreto".<ref>Ad esempio, l'opera postuma dello scrittore [[bizantino]] [[Procopio di Cesarea]], che utilizzava questo termine come titolo.</ref>
 
L'aneddoto può essere usato nella [[retorica]] per affermare la verità di un principio facendo un esempio della sua applicazione. Si tratta tuttavia di un espediente ingannevole.
Nel corso dei secoli questa accezione è stata parzialmente sostituita da una nuova, che riguarda un'informazione di carattere [[storia|storico]], ma marginale, relativa a un evento importante o a un personaggio rilevante (una "curiosità").
 
Non è un caso seGli scritti [[satira|satirici]] o [[giornalismo|giornalistici]], utilizzino spesso l'aneddoto come un ingrediente utile per arricchire la [[Cronaca (giornalismo)|cronaca]] o la critica.
Nell'[[antichità]], quello che noi oggi definiamo aneddoto, veniva chiamato ''[[apoftegma]]'', ossia una battuta impreziosita da una massima [[morale]]ggiante, enunciata da un personaggio celebre o comunque accreditata a lui.
 
== Evoluzione storica ==
La stessa aneddotica [[morale cristiana]], ha preso spunto dalla tradizione classica, ricca di ammaestramenti durevoli nel tempo.
Nell'[[antichità]], quello che noi oggi definiamo aneddoto, veniva chiamato ''[[apoftegma]]'', ossia una battuta impreziosita da una massima [[morale]]ggiante, enunciata da un personaggio celebre o comunque accreditata a lui.
 
La stessa aneddotica [[morale cristiana]], ha preso spunto dalla tradizione classica, ricca di ammaestramenti durevoli nel tempo.
Se a [[Plutarco]] (''[[Moralia|Opere Morali]]'') sono state attribuite una lunga serie di aneddoti memorabili, anche in epoche successive, come per esempio nel [[XIII secolo]], alcuni scrittori come il [[Novellino]] hanno proposto una carrellata esauriente di aneddoti su personaggi celebri.
 
Nel corso dei secoli questa accezione è stata parzialmente sostituita da una nuova, che riguarda un'informazione di carattere [[storia|storico]], ma marginale, relativa a un evento importante o a un personaggio rilevante (una "curiosità").
Anche nel [[Settecento]] e nell'[[Ottocento]], la cultura franco-inglese ha proposto una vasta aneddotica, associata, talvolta, ai libri di memorie, e basti citare a questo riguardo le ''Choses vues'' di [[Victor Hugo]], i testi di [[Samuel Johnson]].<ref name ="M">"Le muse", De Agostini, Novara, 1964, Vol. I, pag.228-229</ref>
 
Se a [[Plutarco]] (''[[Moralia|Opere Morali]]'') sono state attribuite una lunga serie di aneddoti memorabili, anche in epoche successive, come per esempio nel [[XIII secolo]], alcuni scrittori come il [[Novellino]] hanno proposto una carrellata esauriente di aneddoti su personaggi celebri.
Talvolta, l'aneddoto ha raggiunto livelli letterari elevati, o lirici, come nel caso del generale ''Kutùsov'' presentato da [[Lev Tolstoj|Tolstoj]] in [[Guerra e Pace]] oppure alcuni personaggi creati da [[Bertolt Brecht]] nelle ''Storie del signor Keuner''.
 
Anche nel [[XVIII secolo|Settecento]] e nell'[[XIX secolo|Ottocento]], la cultura franco-inglese ha proposto una vasta aneddotica, associata, talvolta, ai libri di memorie, e basti citare a questo riguardo le ''Choses vues'' di [[Victor Hugo]], i testi di [[Samuel Johnson]].<ref name ="M">"Le muse", De Agostini, Novara, 1964, Vol. I, pag.228-229</ref>
Nell'accezione contemporanea può anche indicare un [[racconto]] di preciso interesse, che sia relativo a un avvenimento o a un personaggio.
 
Talvolta, l'aneddoto ha raggiunto livelli letterari elevati, o lirici, come nel caso del generale ''Kutùsov'' presentato da [[Lev Tolstoj|Tolstoj]] in ''[[Guerra e Pacepace]]'' oppure alcuni personaggi creati da [[Bertolt Brecht]] nelle ''Storie del signor Keuner''.
Non è un caso se scritti [[satira|satirici]] o [[giornalismo|giornalistici]], utilizzino l'aneddoto come un ingrediente utile per arricchire la cronaca o la critica.
 
== Note ==