Andrea Sacchi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 18:
}}<ref>Per lungo tempo si è ritenuto che Andrea Sacchi fosse nato a [[Nettuno (Italia)|Nettuno]], città laziale a sud di Roma, ma tale informazione è stata smentita da numerosi studi, tra cui quelli di Ann Sutherland Harris. Per la questione della nascita a Roma e non a Nettuno, si veda Ann Sutherland Harris, "Andrea Sacchi", in ''L'idea del bello: viaggio per Roma nel Seicento con Giovan Pietro Bellori'', catalogo della mostra a cura di E. Borea e C. Gasparri, Roma (Palazzo delle Esposizioni), Roma: De Luca, 2000, vol. II, 2 volumi, p.442-444. A ulteriore sostegno dell'orientamento sulla sua nascita romana, vi è anche l'epitaffio -composto da Giovan Pietro Bellori- sulla lapide che segna la sepoltura di Sacchi presso la [[Basilica di San Giovanni in Laterano]].</ref>
== Biografia ==
È stato detto figlio di un certo [[Niccolò Pellegrini da Fermo]], quindi forse solo adottato da Benedetto Sacchi, pittore mediocre di [[Nettuno (Italia)|Nettuno]], dal quale, probabilmente, ricevette i primi insegnamenti come apprendista.<ref>Ann Sutherland Harris, ''Andrea Sacchi: complete edition of the paintings with a critical catalogue'', Phaidon, 1977, p. 1; Rocco Paternostro, ''Dal Cinquecento al Settecento'', in ''Nettuno. La sua storia'', Pomezia, Arti Grafiche s.r.l., 2010, pp. 59-60.</ref> Grazie al biografo [[Giovanni Pietro Bellori]] sappiamo che il giovane Andrea entrò nella bottega di [[Cavalier d'Arpino]] e poi in quella di [[Francesco Albani]], di cui fu l'ultimo allievo. Nel [[1624]] doveva vivere a [[Roma]] con Benedetto Sacchi, nella [[Basilica di Santa Maria del Popolo]].<ref>Ann Sutherland Harris, ''Andrea Sacchi: complete edition of the paintings with a critical catalogue'', Phaidon, 1977, p. 127.</ref> A Roma trascorse la maggior parte della sua vita. Nella città eterna, assieme a [[Pietro da Cortona]], fu attivo nella cerchia di [[Cassiano dal Pozzo]] e del cardinale [[Antonio Barberini]].
 
Collaborò con [[Guido Reni]] e [[Pietro da Cortona]] a illustrare il ''[[Flora, seu De florum cultura]]'' di [[Giovanni Battista Ferrari]], [[Incisione|incise]] da [[Johann Friedrich Greuter]] e [[Claude Mellan]].