Concilio di Gerusalemme: differenze tra le versioni

{{Concilio ecumenico|nome=Concilio di Gerusalemme|data=[[50]] (?), descritto negli [[Atti degli Apostoli]]|accettato=tutte|precedente=''nessuno''|successivo=[[Concilio di Arles]]|convocato=?|presieduto= [[Giacomo il Giusto]] e [[Pietro apostolo]]|partecipanti=Chiesa di Gerusalemme, Chiesa di Antiochia, ? |argomenti=norme da seguire con i convertiti dal [[paganesimo]]|documenti=Atti 15.1-33}}

 

Tra la [[Chiesa di Gerusalemme]] e [[Paolo di Tarso]] si giunge all'accordo ufficiale sulla ripartizione delle missioni: i gerosolimitani (i seguaci di [[Giacomo il Minore]] "[[Fratelli di Gesù|fratello del Signore]]") e [[Pietro apostolo|Pietro]] per i giudeo-cristiani [[circoncisione|circoncisi]] e Paolo per i gentili provenienti dal paganesimo. Il Concilio viene presieduto da [[Giacomo il Minore]] e da [[Pietro apostolo|Pietro]], quest'ultimo dopo un'accesa disputa tra le diverse fazioni, l'una che vorrebbe imporre la legge mosaica ai pagani convertiti e l'altra che considera questa un «gioco» iniquo e richiama tutto il collegio a rispettare la volontà di Dio, chiaramente manifestatasi in occasione della sua visita a Cornelio, dove lo Spirito Santo era disceso anche sui pagani non facendo «alcuna distinzione di persone».