Lisia: differenze tra le versioni

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*''[[Per l'uccisione di Eratostene]]'': è l’orazione difensiva di un processo per omicidio. Eufileto, marito tradito, deve dimostrare che ha ucciso l’amante di sua moglie, Eratostene, in nome della legge dell’omicidio legittimo (φόνος δίκαιος [fónos díkaios]) e che non ha premeditato la morte, come sostengono gli accusatori e parenti del morto.
 
==NoteEdizioni==
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==Bibliografia==
Le orazioni di Lisia, se si eccettuano le prime due (contenute, la prima, nel codice Marciano 422 del secolo XV d.C.; la seconda, nel Parigino Coisliniano 249 del secolo XI d.C. e nel Marciano 416 del secolo XIII d.C.), sono contenute nel codice Palatino di Heidelberg 88, risalente al secolo XII d.C..<ref name=Colonna>A. Colonna, ''La letteratura greca'', Lattes Editori, Torino 1969, p. 474.</ref>
 
L'edizione italiana, con note critiche, delle orazioni di Lisia sono contenute nel volume curato da Umberto Albini, ''I discorsi'', Sansoni, Firenze 1955.<ref name=Colonna/>
 
==Note==
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==Voci correlate==