Subsidenza: differenze tra le versioni

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Legate alla subsidenza sono anche le [[barriera corallina|barriere coralline]] la cui formazione è dovuta a organismi costruttori di basse profondità (da 0 a poche decine di metri); a mano a mano che le barriere sprofondano, i coralli costruiscono nuovo materiale per la necessità di rimanere all'interno della [[zona fotica]], vivendo in simbiosi con microalghe.<br />
Si possono avere fenomeni di subsidenza anche in aree epicontinentali e in [[delta fluviale|zone deltizie]] e lagunari.
== Cause ==
 
Per spiegare la subsidenza sono state avanzate diverse ipotesi:
* l'ipotesi [[isostasia|isostatica]] secondo cui il peso stesso, l'assestamento del materiale incoerente, le oscillazioni dei livelli di [[falda (geologia)|falda]] porterebbero allo sprofondamento del substrato;
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* la teoria della corrosione della base della [[litosfera]] prodotta dalla sottostante [[astenosfera]].
Le prime due ipotesi sono le più accreditate e potrebbero entrambe spiegare le diverse forme di subsidenza osservabili nel nostro pianeta.
==== Fattori antropici ====
 
L'abbassamento del suolo può essere legato anche ad alcuni aspetti dell'attività antropica che possono influenzare in modo considerevole il fenomeno o addirittura determinarne l'innesco.<br />
La subsidenza indotta dall'uomo si manifesta in genere in tempi relativamente brevi (anche poche decine di anni), con effetti che possono compromettere fortemente opere ed attività umane.
Le cause più diffuse sono essenzialmente lo sfruttamento eccessivo delle [[falda acquifera|falde acquifere]], l'estrazione di idrocarburi, le bonifiche idrogeologiche.<br />
Il grado di antropizzazione di un'area, già di per sé predisposta geologicamente alla subsidenza, può quindi sia influenzare tale fenomeno, sia esserne condizionato.<br />
=== Italia ===
In Italia vi sono diverse aree interessate dalla subsidenza come la Pianura Padano-Veneta (inclusi i margini meridionali dei laghi alpini) o molte piane costiere (ad esempio la [[Agro Pontino|Pianura Pontina]]). Negli ultimi tempi anche la [[valle dell'Aniene]], in provincia di Roma, è gravemente interessata da fenomeni simili. <br />
Ben noti e oggetto di particolare attenzione per la loro rilevanza economica e artistica sono i casi di [[Venezia]] (e della [[gronda lagunare]]) e di [[Ravenna]]. Qui hanno interagito negativamente processi naturali e attività antropiche. Pur essendo attualmente sotto stretto controllo, difficilmente si potrà completamente arrestare il fenomeno, essendo connesso a processi [[diagenesi|diagenetici]], [[tettonica|tettonici]] e di riequilibrio isostatico.<br />
== Misurazione del fenomeno ==
Per contrastare gli effetti della subsidenza, è innanzitutto opportuno misurarla con precisione, cercando di dividerne le diverse componenti (naturale, tettonica, da compattazione superficiale, antropica etc).<br /> A tale scopo è importante prevedere in aree considerate a rischio un adeguato monitoraggio che misuri con precisione sufficiente i movimenti verticali del suolo.<br />
Tale monitoraggio viene effettuato ad oggi attraverso l'utilizzo comparato e complementare (in quanto nessuna delle metodologie è di per sé esaustiva del fenomeno che intende caratterizzare) di sofisticate metodologie di misurazione, qui di seguito elencate:<br />
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=== Subsidenza nel Delta del Po ===
Una relazione del Consorzio di Bonifica Delta Po Adige fornisce alcuni dati per comprendere la portata dell'intervento dell'uomo su un territorio che per la sua natura alluvionale è soggetto a fenomeni di subsidenza naturali.<ref>Convegno 14/9/2011 Taglio di Po - "Celebrazioni 407 anni del Taglio di Porto Viro" - Inserto della rivista periodica "El Liston" Ottobre 2011 -pp. 10 - 11.</ref>
Dagli anni '30 e soprattutto negli anni '40 e '50, fino alla sospensione decisa dal Governo nel 1961, furono estratti nel territorio del [[Delta del Po]] miliardi di&nbsp;m³ di metano e gas naturali. L'estrazione avveniva da centinaia di pozzi (una trentina nel Delta) che non raggiungevano i 1000 metri di profondità. {{chiarire|Tramite dei manufatti in calcestruzzo}}, in parte ancora visibili su territorio, il gas veniva inviato alle centrali di compressione, mentre l'acqua salata prodotta (1&nbsp;m³ di acqua per ogni&nbsp;m³ di gas estratto) veniva scaricata nei fossi e negli scoli.
 
Dal 1954 al 1958 furono estratti 230 milioni di&nbsp;m³ di gas per anno; nel 1959 si salì a 300 milioni.<br />
Dal 1951 al 1960 furono misurati abbassamenti medi del suolo di un metro con punte di due metri; nonostante la sospensione delle estrazioni del 1961 il territorio continuò a calare nei 15 anni successivi; dall'inizio degli anni '50 a metà degli anni '70 il territorio si e' abbassato mediamente di oltre 2 metri sino a punte di 3,5 metri. Rilievi recenti dell'Istituto di Topografia della Facoltà di Ingegneria dell'[[Università di Padova]] hanno stabilito che i territori deltizi dell'[[Isola di Ariano]] e dell'[[Isola della Donzella]] si sono ulteriormente abbassati di 0,5 metri che vanno ad aggiungersi ai 2 - 3 metri sotto il livello del mare del territorio.
== Effetti ==
 
Le conseguenze della subsidenza sono:
* effetti sulle arginature: il terreno che si abbassa trascina con sé anche gli argini. Questo causa minor spessore delle fiancate di sicurezza degli stessi, maggiori spinte dell'acqua, maggiore possibilità di formazione di [[Fontanazzo|fontanazzi]] e tracimazioni, maggiori possibilità di cedimenti degli argini. Le infiltrazioni sono calcolate in 70 litri al secondo per Km di argine. Le rotte del Po: l'[[Alluvione del Polesine del novembre 1951]], le due rotte del Po di Goro nell'Isola di Ariano, la rottura dell'argine a mare in Comune di Porto Tolle, altre rotte di altri rami, avvennero negli anni in cui si estraeva il metano. Fu necessario rialzare e allargare gli argini dei fiumi (480&nbsp;km) e gli argini a mare (80&nbsp;km), con una spesa stimata di 3.300 milioni per gli argini di tutto il Polesine.