41º Reggimento fanteria "Modena": differenze tra le versioni

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IL 41º Reggimento fanteria meccanizzata "Modena" è stata un'unità dell'[[esercito italiano]] di stanza a [[Villa Vicentina]] ([[Provincia di Udine|UD]]) nella caserma "Bafile-Rossani" da ottobre 1975 ad aprile 1991 come [[battaglione]]. Dal maggio 1991 diventa reggimento e come sua ultima sede prima dello scioglimento il 30 settembre 1995, si trasferisce nella caserma "Ugo Polonio" a [[Gradisca d'Isonzo]] ([[Provincia di Gorizia|GO]]).
 
== Storia ==
===Origini===
{{Vedi anche|Cacciatori della Magra}}
Il 41º [[Reggimento]] fanteria trae origine dai ''Cacciatori della Magra'', un corpo costituito il 7 maggio [[1859]] con volontari dell'Italia centrale. Successivamente, il 31 luglio, il corpo fu trasformato nella ''Brigata "Modena"'' al comando del colonnello Ceccarini di [[Roma]].<ref name=Mezz28>{{Cita|Mezzacapo|p. 28}}</ref>
 
Quando la brigata divenne parte delle truppe dell'[[Emilia]], i due reggimenti di cui era composta vennero denominati, dal 1º gennaio [[1860]], 41º e 42º Reggimento [[fanteria]] venendo incorporati nel [[Regio Esercito]] a partire da marzo.<ref name=Mezz28 /><ref name=NuovaE>{{Cita|Nuova Enciclopedia…|}}</ref>
 
I due reggimenti parteciparono alla [[terza guerra di indipendenza italiana]] del 1866 come parte dell'11ª [[divisione (unità militare)|divisione]] e alla [[presa di Roma]] all'interno della 12ª.<ref name=NuovaE />
 
La 9ª compagnia del 42º partecipò alla [[guerra d'Eritrea|campagna d'Africa]] del [[1887]] prendendo parte alla [[battaglia di Dogali]].<ref name=NuovaE />
 
=== Nella prima guerra mondiale ===
 
Nella guerra 1915-18 combatté valorosamente sul Monte Mrzli, su Monte Rosso, sullo Sleme, sul [[Monte Cengio|Cengio]], in [[Val d'Assa]], a Magnaboschi, a [[Gorizia]], sul Soler, a Col Caprile, a Col della Berretta, sull'Asolone, sul [[Monte Grappa|Grappa]], sul Pertica, a Fonzaso e a [[Fiera di Primero]].
 
Meritò la Medaglia d'Argento al Valor Militare per l'incrollabile resistenza e per l'impeto eroico dei suoi contrattacchi in Val Magnaboschi, sul Grappa e sul '''Monte Pertica''', nella battaglia del giugno 1918 e nell'offensiva finale.
 
=== In Etiopia ===
Partecipa alla [[guerra d'Etiopia]] con la divisione[[5ª diDivisione fanteria "[[Cosseria"]]" e combatte la [[battaglia dello Scirè]]. Nel 1939, con la formazione delle divisioni binarie, viene inquadrato nella divisione[[37ª diDivisione fanteria "Modena" (37ª)]], unitamente al [[42º reggimentoReggimento fanteria "Modena"]] e al 29º Reggimento di Artiglieria per Divisioni di Fanteria.
 
=== Nella seconda guerra mondiale ===
Il 10 giugno 1940 il reggimento ha in organico:
* comando e compagnia comando
* tre [[Battaglione|battaglioni]] fucilieri
* compagnia mortai da [[Mortaio da 81 Mod. 35|81 mm]]
* batteria [[cannone d'accompagnamento|armi di accompagnamento]] da [[65/17]]
 
Viene inizialmente schierato sul fronte alpino occidentale, nella [[val Roja]]. Dopo l'[[armistizio di Villa Incisa|armistizio con la Francia]], viene destinato al [[Campagna italiana di Grecia|fronte albanese]], dove nel 1941 sostiene diversi combattimenti.
 
Nel 1942-431943 rimane dislocato in [[Albania]] e [[Grecia]], con compiti di presidio. Con l'[[Armistizio di Cassibile]] del settembre 1943 viene sciolto in [[Epiro]].<ref>[http://www.regioesercito.it/reparti/fanteria/rgt/rgt42.htm regioesercito.it]</ref>
 
=== Dopoguerra 1975-1995 ===
Il 1º settembre 1975 con il personale del Battaglione Anfibio "Isonzo" e del I Battaglione del [[183º Reggimento paracadutisti "Nembo"|183º Reggimento Fanteria "Nembo"]], rispettivamente con sede nella caserma "[[Andrea Bafile]]" e nella confinante caserma "[[Mario Rossani]]" a [[Villa Vicentina]] ed entrambi contestualmente sciolti - viene ricostituito il 41º Battaglione Meccanizzato "Modena", con il motto: "Per guida l'onore, per meta la gloria". Il battaglione viene inserito nell'organico della neocostituita (20 settembre 1975) [[Brigata Meccanizzatameccanizzata "Gorizia"]], inquadrata nella [[Divisione Meccanizzatameccanizzata "Folgore"]].
Le due caserme vengono unificate e diventano la caserma "Bafile-Rossani" (denominazione non riportata sull'edificio).
 
Il 31 ottobre 1986 con l'abolizione del livello divisionale viene sciolta la Divisione Meccanizzatameccanizzata "Folgore", e la Brigata "Gorizia" (assieme al 41º) passa, dal 1º novembre 1986, alle dirette dipendenze del [[V Corpo d'armata (Esercito Italiano)|corpoCorpo d'armata]].
 
Il 30 aprile 1991 il battaglione cessa le sue attività nella sede di Villa Vicentina e il 1º maggio 1991 viene trasferito a [[Gradisca d'Isonzo]] nella caserma "Ugo Polonio".
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Nel 1992 il battaglione viene riorganizzato in reggimento ed assume la denominazione di 41º Reggimento Fanteria "Modena".
 
Il 30 settembre 1995 il reparto viene sciolto e la Bandiera di Guerra consegnata al Sacrario della Bandiere presso il [[Vittoriano]] in ROMA[[Roma]].
 
== Stemma ==
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* Il battaglione dal 1975 al 1986 indossava sul basco il fregio della [[Divisione Meccanizzata "Folgore"]] (di cui faceva parte nell'ambito della [[Brigata Meccanizzata "Gorizia"|Brigata "Gorizia"]]) che era composto da due ali con al centro un [[gladio]], alla base della stessa era riportato nel tondino il numero "41".
* Dal 1987 sino al 1995 il battaglione passava sotto il comando del 5º Corpo d'armata (assieme alla Brigata stessa) e il fregio diventava quello della fanteria meccanizzata (composto da due fucili incrociati sormontati da una bomba con una fiamma dritta e con alla base dello stesso un [[M113]]), al centro nel tondino era riportato il numero del battaglione.
 
* Le mostrine del battaglione dal 1975 al 1986 (Divisione Meccanizzata "Folgore") erano di forma rettangolare e nella parte superiore era riportata un'ala di color oro con un gladio su sfondo azzurro, mentre quella inferiore era di colore bianco con due bande laterali amaranto (cremisi).