Manus: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|l'omonima isola della [[Papua Nuova Guinea]]|[[Manus (isola)]]}}
{{F|diritto|arg2=Antica Roma|febbraio 2015}}
La '''''manus''''' o '''''conventio in manum''''' era presso gli [[antichi Romani]] il potere che l'uomo aveva sulla donna, sia che questa fosse sposata o meno. Il titolare era il marito, se ''sui iuris'', o il ''pater'' di lui. In particolari casi poteva esserne titolare anche un estraneo. Con la costituzione della ''manus'' ('''''conventio in manum''''') la donna sposata veniva a trovarsi nella condizione di figlia rispetto al marito (''filiae loco'').
 
==Acquisto della manus==
I modi di acquisto della ''manus'' erano tre: ''confarreatio'', ''coemptio'' e l'''usus''.
*''[[Confarreatio]]'': antica cerimonia, tipica dell'ambiente [[Patrizio (storia romana)|patrizio]], in onore di [[Giove (divinità)|Giove]] Farreo, dio protettore dell'agricoltura. L'uomo e la donna spezzavano il ''panis farreus'' (pane di farro) e lo consumavano insieme. Erano presenti alla cerimonia dieci testimoni e i [[Flamen Dialis]].
*''[[Coemptio]]'': rappresentava la vendita della figlia da parte del ''[[pater familias]]'' al futuro marito o al ''pater'' di lui ove questo non fosse ''[[sui iuris]]''. Non è altro che l'applicazione della ''[[mancipatio]]'' dove però l'uomo con particolare differenza dalla mancipatio comune infatti non diventava compratore della donna ma la acquistava in qualità di marito.