Il Golem - Come venne al mondo: differenze tra le versioni

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scenografia
tecnica cinematografica
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Quando una bimba afferra per gioco il suo pendaglio pone inaspettatamente fine al sortilegio, tra il sollievo generale dei rabbini nel frattempo accorsi.
==Scenografia==
Autore dei disegni delle scenografie fu l'architetto [[Hans Poelzig]]. Egli creaeseguiva gli schizzi che poi sua moglie Marlene Poelzig, scultrice, trasformava in grandi bozzetti di creta particolareggiati. Gli ambienti da lui creati appaiono misteriosi e fantastici, che purepur alludonoalludendo ai ghetti abitati dagli ebrei nelle città europee: edifici gotici, case dalle cuspidi aguzze, molto alte e molto strette che assomigliano ai cappelli a punta degli ebrei. Negli interni troviamo launa scala a chiocciola a forma di orecchio, volte, nervature e, ogive. <ref>Lotte Eisner, pp.235-240</ref>
==I trucchi tecnici==
Nel libro di Lotte Eisner, ''Lo schermo demoniaco'', nella sezione ''Appendici'', l'autrice riporta la testimonianza del co-regista [[Carl Boese]].
Egli racconta che utilizzarono trucchi tecnici, chimici e fisici; le sovrimpressioni erano preparate ed eseguite nella stessa macchina da presa al momento delle riprese. Il film fu girato con una macchina da presa Debrie (Parvo) normale.
Per filmare i raggi di sole che avrebbero dovuto, secondo la scenografia disegnata da Poelzig, cadere verticali dalla finestra sul laboratorio del rabbino e creare l'effetto del pulviscolo, collocarono lo studio che allora era di vetro, in modo tale che captasse i veri raggi del sole e per ottenere l'effetto del pulviscolo macinarono e sparsero polvere di mica. Altri difficili effetti speciali riguardarono
l'evocazione del demonio, lo scoppio del temporale, i riflessi dei lampi sui visi degli attori, l'apparizione dei fantasmi, la mantellina che brucia, le parole che escono dalla bocca di una maschera demoniaca, l'animazione del Golem. La macchina da presa era già mobile e poteva avanzare, indietreggiare, girare.<ref>Lotte Eisner, pp.235-240</ref>
== Bibliografia ==
*[[Lotte H. Eisner]], ''Lo schermo demoniaco'', Editori Riuniti, 1983. ISBN 88-359-2639-4