Devianza (sociologia): differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Teorie della devianza}}
Esistono sette principali teorie, elaborate da studiosi, sociologi ed economisti, che esplicano perché alcune persone tendono a commettere atti devianti.
* ''Spiegazioni biologiche'': tale teoria sostiene che la [[criminalità]] è legata a determinate caratteristiche fisiche di un individuo; uno dei primi studiosi di questa teoria, [[Cesare Lombroso]], descrive il "[[delinquente]] nato" con una serie di peculiarità (testa piccola, sopracciglia folte ecc.);
* ''Teoria della tensione'': elaborata da [[Émile Durkheim]], spiega come la devianza sia indotta dall'anomia, ovvero la mancanza di norme sociali che regolano e limitano i comportamenti individuali. Merton aggiunge un qualcosa in più alla teoria del sociologo francese: l'[[anomia]] riscontrata nei soggetti considerati devianti dipende dagli obbiettivi che un soggetto si prefigge e dai mezzi che ha a sua disposizione per perseguirli, sia che quest'ultimi siano culturali, che sociali, che economici;
* ''Teoria del [[controllo sociale]]'': il maggior esponente di questa particolare teoria è [[Travis Hirschi]]. In questo particolare caso non si studia ciò che porta una persona a deviare, ma cosa spinge la maggior parte della società a non farlo e quali sono i controlli a livello sociale che impediscono la violazione di norme. La teoria del controllo sociale si basa sulla capacità delle sanzioni interne ed esterne di impedire alle persone di deviare.
* ''Teoria della subcultura'': [[Edwin Sutherland]] esplica come l'isolamento sociale di certi individui costituisca una subcultura criminale con norme e valori differenti rispetto a quelli della società istituzionalizzata. Da tale ambiente ne deriveranno per forza individui devianti, che hanno appreso comportamenti poco consoni alla società tramite la comunicazione con altre persone, che a loro volta porteranno tali deviazioni nella società dalla quale erano stati esiliati.
* ''Teoria dell'etichettamento'': per capire la devianza bisogna considerare anche l'aspetto della creazione delle norme e la relativa applicazione rispetto ad una certa violazione. Una persona considerata deviata sarà etichettata come tale, di conseguenza tramite la mancata accettazione da parte della società e l'isolamento la reiterazione della devianza sarà ovvia.
* ''[[Teoria della scelta razionale]]'': gli esponenti di tale tesi sostengono che la [[volontà]] dell'individuo sia determinante: una persona ha la libertà di scegliere se violare o meno la norma.
 
A diversa devianza corrisponde diversa sanzione. La prima differenziazione da attuare è quella tra ''sanzioni formali'' (attuata da gruppi istituzionali specializzati: legge) e ''sanzioni informali'' (coscienza personale, giudizio della società). La severità di una sanzione formale o informale sarà corrispondente alla gravità della violazione effettuata; esistono sanzioni formali - come [[Pena pecuniaria|pene pecuniarie]], [[Reclusione|carcerarie]], in alcuni paesi vige a tutt'oggi la [[pena di morte]] - e pene informali, come l'isolamento dalla società stessa o la più blanda maldicenza dell'individuo.