Leontinoi: differenze tra le versioni

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La fine della guerra, con la sconfitta di Siracusa, porta all'autonomia di Leontini, che dopo tanto tempo si ritrova libera dalla potente vicina. L'indipendenza dura poco. Infatti, alla partenza dei Cartaginesi dalla Sicilia, [[Dionisio I di Siracusa|Dionisio I]], da poco divenuto tiranno di Siracusa, la riconquista e deporta ancora una volta gli abitanti a Siracusa. La città si trasforma e diventa nello schema siracusano semplicemente una città magazzino, in cui conservare provviste per la guerra nei depositi a tal uopo costruiti. Alla fine della guerra, non potendo pagare i mercenari, Dionisio cede loro la città in cambio degli stipendi arretrati.
 
Nelle lotte che si scatenano a Siracusa per il potere tra [[Dionisio]] e [[Dione di Siracusa|Dione]], Leontini parteggia per quest'ultimo e viene coinvolta fino ad essere occupata parzialmente da [[Filisto]], generale di Dionisio. Nel periodo successivo, che vede il dissidio tra il corinzio [[Timoleonte]] ed [[Iceta di Siracusa (tiranno)|Iceta]], generale siracusano, Leontini prende le parti del secondo. La sconfitta di Iceta si porta dietro per Leontini ancora una volta lo spopolamento e la deportazione a Siracusa dei cittadini di parte popolare. Durante il regno di [[Agatocle di Siracusa|Agatocle]], Leontini passa da una fase di appoggio al monarca siracusano all'alleanza con i Cartaginesi. Agatocle, al ritorno dall'Africa dove aveva portato la guerra, per punirla del tradimento ne massacra i dirigenti politici ed i loro seguaci. Durante l'intervento in Italia di [[Pirro]], Leontini assieme a Siracusa e ad Akragas chiama il re epirota in aiuto contro Cartagine. In quella occasione, il tiranno di Leontini, [[Eraclide di Leontini|Eraclide]], offre a Pirro la città con i castelli ed un contingente di quattromila soldati e cinquecento cavalli ([[278 a.C.]])
 
La partenza di Pirro dalla Sicilia lascia Leontini saldamente in mano di Siracusa. Durante la [[Prima guerra punica]] gode di un periodo di pace, inserita com'è nell'alleanza cui l'ha costretta il signore di Siracusa, [[Ierone II]], che riesce a non restare coinvolto nella lotta tra Roma e Cartagine, barcamenandosi tra l'una e l'altra potenza. La morte di Ierone e l'ascesa al trono di [[Geronimo di Siracusa|Geronimo]], suo nipote, che nella [[Seconda guerra punica]] parteggia per Cartagine, rappresentano l'ultimo atto dell'esistenza di Leontini. Geronimo, giovane di sedici anni, si reca con l'esercito e con il tesoro regio a Leontini, ai confini della provincia romana, per procedere alle operazioni di guerra. Quivi giunto, però, cade vittima di una congiura ordita dal partito filoromano. Infatti, mentre si sta recando in piazza per una via stretta, Geronimo viene circondato dai congiurati e trafitto a colpi di pugnale. Leontini, abbandonata dai congiurati, diventa poco dopo la base delle operazioni dei filocartaginesi, espulsi da Siracusa. Costoro attaccano e distruggono un reparto romano e Roma chiede l'allontanamento dei Cartaginesi. La risposta sprezzante dei Leontini, che sperano nell'aiuto di Annibale che in Italia sta portando un duro attacco alle forze romane, provoca l'intervento armato dei Romani. Attaccata da tutte le parti, distrutte le mura, la città soccombe ([[214 a.C.]]).
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Leontini entra nell'orbita di Roma e perde definitivamente la sua autonomia.
 
== Epoca romana ==
 
Poche e scarne le notizie relative a Leontini sotto il dominio di [[Roma]]. Inquadrata in primo momento tra le città decumane, sottoposte al pagamento della decima parte del raccolto, si trasforma a poco a poco in città censoria, il cui territorio viene dato in affitto a cittadini di altre città dietro pagamento di un canone prestabilito. Alla fine del I secolo a.C. il territorio di Leontini viene usato per i donativi agli alleati dei [[triumvirato]].
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== Altri progetti ==
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== Voci correlate ==
* [[Colonne di San Basilio]]
* [[Storia di Lentini]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.siciliafotografica.it/homesic/index.php/reportage-mainmenu-81/nella-storia-mainmenu-86/465-leontinoi Leontinoi]
{{Portale|antica Grecia|sicilia|Storia}}