Rivolta dei Taiping: differenze tra le versioni

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La '''rivolta dei Taiping''' fu un [[guerra civile|conflitto civile]] che agitò l'[[impero cinese]] tra il [[1851]] e il [[1864]]. Essa identifica un movimento [[Rivoluzione|rivoluzionario]] [[Cina|cinese]] che interessò l'area di [[Nanchino]], per poi espandersi nel sud dell'[[Impero cinese]], tra il 1851, anno della fondazione del "Regno Celeste della Grande Pace" per opera dell'ispiratore della rivolta, [[Hong Xiuquan]], e il [[1864]], anno della sua soppressione. Nata come reazione al regime corrotto dei [[Dinastia Qing|Qing]]-[[Manciù]] e subito degenerata in [[guerra civile]], fu repressa dall'esercito [[Impero cinese|imperiale]] col supporto [[Impero britannico|inglese]] nel 1864.
==Storia==
La setta degli "[[Adoratori di Dio]]", nata verso la metà degli [[anni 1840|anni '40]] del XIX secolo, fu fondata da [[Hong Xiuquan]], che si autoproclamò fratello minore di [[Gesù Cristo]] e ''Tianwang'' ("re celeste"). Hong Xiuquan elaborò una sua dottrina religiosa cristiana con forti elementi [[sincretismo|sincretistici]] (fondeva elementi della tradizione cinese con contenuti tipici della morale cristiana), che predicava l'[[egualitarismo]], il [[monoteismo]] e la volontà di riportare il prestigio e la sovranità della [[Cina]] sconvolta dopo le [[guerre dell'oppio]]. Tutto questo avrebbe dato il via al movimento ''taiping'', che si costituì in organizzazioni di tipo paramilitare.
 
Nel [[1851]], con ormai migliaia di seguaci al loro seguito, gli ''adoratori di Dio'' proclamarono un proprio stato indipendente, il "Regno Celeste della Grande Pace" (Taiping tianguo), con capitale l'antica città imperiale di [[Nanchino]] (rinominata Capitale Celeste, ''Tianjing/天京'').