Eragon (personaggio): differenze tra le versioni

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In Eldest, apprende da Oromis che ci si può difendere di incantesimi di protezione, ma non può ricorrere ad essi per via della cicatrice procuratagli da Durza nel primo libro. Verso la fine del libro, viene trasformato in un mezz'elfo durante l'Agaëti Blödhren, diventando più forte di qualunque elfo e venendo guarito dalla cicatrice, così non è per lui difficile sconfiggere decine di stregoni durante la Battaglia delle Pianure Ardenti, anche se non è ancora in grado di tenere testa a Murtagh.
In Brinsigr, scopre che la forza sovrannaturale di Galbatorix e Murtagh è dovuta agli Eldunarí posseduti dal Re, che sono molte migliaia.
In Inheritance, schiude la Volta delle Anime, sull'isola di Vroengard, entrando in possesso di 136 Eldunarí, che gli conferiscono un potere praticamente illimitato, anche se di gran lunga inferiore a quello di Galbatorix.
Dopo aver sconfitto il Re, Eragon entra in possesso di tutti i suoi Eldunarí, che si scopriranno essere più di 980.000, e del Nome dei Nomi, diventando praticamente onnipotente, quasi onnisciente e, volendo, onnipresente. Grazie agli Eldunarí e al Nome dei Nomi, Eragon diventa senza ombra di dubbio il più potente mago, Cavaliere, essere, spadaccino e combattente mentale della storia, persino superiore a Galbatorix, all'albero di Menoa, a Murtagh e ad Arya.
Eragon possiede inoltre 136 Eldunarí in più del tiranno, che accrescono ulteriormente il suo vantaggio. In totale gli Eldunarí sono esattamente 982.847.