Polenta: differenze tra le versioni

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* Nelle zone del [[Trentino]] meridionale si usa anche fare la '''polenta di patate''' ed altri ingredienti che ne arricchiscono il sapore. Per fare quella di [[Patata (alimento)|patate]] è sufficiente cuocere nell'acqua salata alcune patate a tocchetti che a cottura adeguata si pestano o si frullano aggiungendo farina gialla o misto di farine a piacere. Verso fine cottura si possono aggiungere tocchetti di salame locale, formaggi, cipolle soffritte o varianti personali.
* Nel centro Italia la polenta assume un'aspetto differente. Soprattutto nelle zone della provincia di Macerata la polenta, ottenuta con una macinatura particolarmente fine della farina di granturco, viene preparata particolarmente liquida e servita su una tavola rettangolare di legno di ciliegio o pero intorno alla quale tutta la famiglia si siede per consumare i pasto.
La cottura viene effettuata nel tradizionale paiolo di rame per circa 45 minuti durante i quali la polenta viene continuamente mescolata con l'altrettanto tradizionale "sguasciapallotti", un bastone di legno di orniello che ha la particolarità di essere particolarmente dritto e terminare con un incrocio di quattro rami che assolve benissimo alla funzione di guastare i grumi di farina. La tradizione viene conservata e riproposta soprattutto nei piccoli comuni montani e trova la sua migliore espressione nel Comune di Apiro (Città del Folclore) che da oramai quarant'anni, a settembre appena ottenuta la farina "nuova", ne celebra la relativa sagra.
 
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