Henry Clinton: differenze tra le versioni

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Le relazioni di Clinton con Arbuthnot iniziarono nel peggiore dei modi. Notizie di una flotta francese che si stava avvicinando ai porti del nord (Halifax, Newport o New York) pose i capi dell'esercito britannico su diversi fronti e convinse inequivocabilmente tutti a convenire nell'indebolimento delle posizioni di Newport col proposito di rafforzare la guarnigione di New York (indebolita da una pestilenza scoppiata).<ref>Willcox, pp. 289–293</ref> Ad ogni modo, i francesi invece [[Assedio di Savannah|assediarono Savannah]] con l'assistenza degli americani, e fallirono disastrosamente nel tentativo. Questo convinse Clinton che una spedizione verso la South Carolina fosse la cosa giusta da fare; i lealisti supportarono fortemente le sue idee.<ref>Willcox, pp. 293–294</ref>
 
Clinton iniziò ada assemblareraggruppare delle forze per prendere Charleston, ritirando forzetruppe da Newport per questo proposito. Clinton prese personalmente il comando di questa campagna, e lail corpo di forzaspedizione di 14.000 uomini salpò da New York sul finire di quell'anno. Dal [[1780]] Clinton aveva posto [[Assedio di Charleston|sotto assedio Charleston]]. Nel maggio successivo, lavorando con l'ammiraglio Arbuthnot, egli forzòcostrinse alla resa le truppe americane del generale [[Benjamin Lincoln]] rimaste bloccate dentro Charleston. Fu la cittàpiù adpesante arrendersi,sconfitta consubita dagli americani durante la suaguerra guarnigioned'indipendenza: diquasi 56.000 uominisoldati, chetra fucui unala veramaggior sconfittaparte perdei lareggimenti causadell'[[Esercito deicontinentale]] ribelli.reclutati Arbuthnotin Virginia, Carolina del Sud e ClintonCarolina nondel lavoraronoNord, benefurono insiemefatti prigionieri. Tuttavia la collaborazione tra Arbuthnot e Clinton durante l'assedio fu difficile e la loro faida interna perdurò per tutto il [[1781]], con disastrosi risultati per l'unità dell'alto comando britannico.<ref>Harvey</ref><ref>Wyatt, pp. 3–26. Wyatt suggerisce che Clinton soffriva di nervi e che non fosse in grado di collaborare con qualcuno considerato a lui parigrado.</ref> Le relazioni di Clinton con Cornwallis si deteriorarono anch'esse durante l'assedio, migliorando invece dopo la resa degli americani e la partenza di Clinton alla volta di New York.<ref>Borick, pp. 235–236</ref>
 
Da New York, egli preparò la campagna verso sud, e la sua corrispondenza con Cornwallis nella guerra mostrò un interesse notevole per l'esercito del sud.<ref>[http://www.nationalarchives.gov.uk/catalogue/displaycataloguedetails.asp?CATLN=3&CATID=10743 Cornwallis Papers], [[The National Archives]]. Consultato il 30 settembre 2008.</ref> Ad ogni modo, dal momento che la campagna procedeva, Clinton si allontanò sempre più dai suoi subordinati. Quando la campagna era sul punto di concludersi, la corrispondenza divenne sempre più frequente. Una delle principali cause di questo malcontento generale fu la corrispondenza che George Germain con Cornwallis che convinse il giovane ufficiale ad iniziare a disobbedire gli ordini del suo superiore ed a considerarsi un comandante indipendente.<ref>Germain Papers, Clements Library, An Arbor. [http://www.clements.umich.edu/Webguides/Arlenes/G/Germain.html Germain Papers]. Consultato il 30 settembre 2008.</ref>