Guerra civile greca: differenze tra le versioni

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Numerose risoluzioni dell'Assemblea generale ONU fecero appello affinché i bambini venissero rimpatriati, ma la maggior parte di loro fece ritorno in Grecia solamente tra il [[1975]] e il [[1990]], molti anni dopo la fine della guerra, di alcune migliaia se ne persero invece le tracce e non fecero più ritorno in Grecia.<ref>Dimitris Servou, "The Paidomazoma and who is afraid of Truth", 2001</ref><ref>Thanasi Mitsopoulou "We brought up as Greeks" ,Θανάση Μητσόπουλου "Μείναμε Έλληνες"</ref>
 
Dalla parte opposta, un altro aspetto controverso fu il trasferimento di circa 25.000 bambini (prevalentemente figli di guerriglieri del DSE) in 30 villaggi (chiamati "Città dei bambini") nel Sud del paese gestiti da organizzazioni religiose e controllati direttamente dalla regina di Grecia [[Federica di Hannover]]; la maggioranza fu successivamente data in adozione a famiglie americane e solo {{chiarire|oggi|Quando?}} alcuni di loro iniziano a raccogliere notizie sulla propria famiglia in Grecia.<ref>"Βήμα" 20.9.1947</ref><ref>"Νέα Αλήθεια" Λάρισας 5.12.1948</ref><ref>"Δημοκρατικός Τύπος" 20.8.1950</ref><ref>Δ. Κηπουργού: "Μια ζωντανή Μαρτυρία".- D. Kipourgou " A live testimony"</ref><ref>"The'Paidomazoma' and the Queen's Camps," in Lars Baerentzen et al.- Λαρς Μπαέρεντζεν: "Το παιδομάζωμα και οι παιδουπόλεις"</ref><ref>Δημ. Σέρβου: "Που λες... στον Πειραιά"- Dimitri Servou "Once upon a time...in Piraeus"</ref><ref>[http://politikokafeneio.com/dse/dse87.htm Αφιερωμα Στο Δσε<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
In entrambi i casi ci sono reciproche accuse di sequestro di persona e di indottrinamento politico.