Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani: differenze tra le versioni

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Inoltre organizza e patrocina conferenze, seminari e congressi specialistici, anche internazionali, dei quali pubblica gli atti.
 
Pubblica le riviste ''Ingegneria ferroviaria'' (di livello post-universitario, edita dal [[1946]], mensile; seguito della ''Rivista tecnica delle ferrovie italiane'', promossa da Riccardo Bianchi con la collaborazione di Pietro Lanino nel [[1912]] e sospesa nel [[1944]]<ref>''L'ing. Pietro Lanino'', in ''Rivista tecnica delle ferrovie italiane'', a. 19, 38 (1930), n. 5, pp. 218-219.</ref>), che è anche il suo organo ufficiale<ref>Dal [[1899]] al [[1901]] le notizie sull'attività del Collegio furono pubblicate nel periodico ''Il monitore tecnico''. Poi furono fondati i periodici ufficiali: la ''Rivista delle strade ferrate e delle tranvie'', edita dal 1901 al 1903 e ''L'ingegneria ferroviaria'', edita dal 1904 al 1917 e organo ufficiale del CIFI fino al 1911: [Corazza], ''50 anni'', ''cit.'', p. 417</ref><ref>Direttori: [[Giovanni Robert]] dal 1946 al 1951, [[Ugo Cantutti]] dal 1951 al [[1980]], Giuseppe Romolo Corazza dal 1980 al 2006, Renato Casale dal 2006 al 2012, [[Stefano Ricci (ingegnere)|Stefano Ricci]] dal 2012.</ref> e ''La tecnica professionale'' (dedicata all'aggiornamento del personale delle [[Ferrovie dello Stato]] e delle altre società ferroviarie, mensile, edita dal 1933 al 1998 in [[Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato|sezioni corrispondenti agli ex Servizi delle FS]]; nel 1998 s'è iniziata la nuova serie, in un solo fascicolo mensile interdisciplinare) e testi professionali, d'aggiornamento e di alta divulgazione (anche storiografici), anche in coedizione con case editrici specializzate<ref>Dal 1912 al 1942 l'attività del Collegio fu rendicontata da un ''Bollettino delle comunicazioni'' che veniva inviato solo ai soci. Successivamente esso fu integrato nelle due rivite ''Ingegneria ferroviaria'' e ''La tecnica professionale'', nella forma di rubriche redazionali.</ref>
 
Bandisce e patrocina, con cadenze annuali o pluriennali, premi per i migliori contributi scientifici editi o inediti e per tesi di laurea sulle discipline ferroviarie (il più antico è il premio Mallégori)<ref>Oggi Premio Mallégori-Di Majo a seguito dell'integrazione della sua dotazione compiuta da [[Franco Di Majo]].</ref>.