Omosessualità ed ebraismo: differenze tra le versioni

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{{Citazione|La legge ebraica [...] rifiuta il punto di vista che l'omosessualità debba essere considerata semplicemente come malattia o come moralmente non importante [...] La legge ebraica stabilisce che nessun'etica edonistica, anche se chiamata "amore", può giustificare l'omosessualità più di quanto possa legittimare l'adulterio o l'incesto, per quanto questi atti possano essere genuinamente interpretati con amore e consenso reciproco.|Immanuel Jakobovits, Encyclopedia Judaica, 1972}}
 
Nell'annuario 1974 dell'''Encyclopedia'', il rabbino [[Norman Lamm]], dell'[[Università]] Yeshiva di [[New York]] ed esponente dell'ortodossia moderna, scrisse qualcosa di differente. Lamm era più informato delle ricerche scientifiche e psicologiche dei primi anni '70settanta sull'omosessualità.<br />
Pur riconoscendo le parole della Torah che definiscono «abominio» l'omosessualità, sulla base delle sue conoscenze Lamm, fu incline a considerarla come prodotto di una condizione psicologica dell'adolescente nei rapporti con i suoi genitori. Vista in questa maniera, l'omosessualità poteva essere ridefinita come un atto effettuato irrazionalmente, e sarebbe stato sbagliato perseguitare o giudicare gli omosessuali per le loro azioni.
 
Meglio, sostenne Lamm, un approccio «''sia di compassione che di sforzi tesi alla riabilitazione''», in maniera simile a quello che già si faceva per il [[suicidio]], vietato dalla Torah, «''ma di fatto, nel corso del tempo, la tendenza è stata di rimuovere lo stigma a carico del suicida sulla base di un disturbo mentale''». Questo punto di vista riportato nell'articolo del 1974 fu un'elaborazione di precedenti articoli, principalmente di quello pubblicato nell'edizione gennaio/febbraio [[1968]] di ''Jewish Life''. ([http://www.hakeillah.com/1_05_12.htm approfondimento, in italiano, sulle idee del rabbino Lamm e di altri studiosi ortodossi])
 
Il punto di vista del rabbino Lamm ha, negli anni, acquisito credito nella moderna ortodossia ebraica, mentre viene ampiamente rifiutato dall'ordotossia ''Haredi'' (conosciuta anche come ebraismo ultra-ortodosso). La comunità ''Haredi'' vede in queste recenti rivalutazioni una manipolazione della legge ebraica per scopi politici, e non mostra nessun segno di accettare l'omosessualità.
 
Altri punti di vista dell'ortodossia:
* «''Compassione, armonia, immedesimazione, comprensione - questi sono gli elementi essenziali dell'ebraismo. Questo è quello che gli omosessuali ebrei che credono nella religione ebraica abbisognano da noi oggi''» - [[Jonathan Sacks]], capo rabbino delle congregazioni ebraiche unite del [[Commonwealth]] ([[Gran Bretagna]])
* [[Chaim Rapoport]], membro del consiglio rabbinico della Gran Bretagna, ha scritto ''Judaism and Homosexuality: An Authentic Orthodox View'', dove invita ad una certa apertura alle necessità degli omosessuali ([http://www.chiefrabbi.org/resources/docs/jismhomo.html articolo, in inglese])
* ''Edah'', un gruppo di appoggio ortodosso, ha deciso di tenere conferenze pubbliche sull'argomento omosessualità
* Il documentario ''[[Trembling Before G-d]]'' ([[2001]]) di [[Sandi Simcha DuBowski]] ha documentato la lotta degli ebrei gay ortodossi contro il tradizionale rifiuto dell'omosessualità. Il documentario è stato mostrato in diverse [[Sinagoga|sinagoghe]] ortodosse moderne e ha stimolato il dibattito sulla possibilità di una maggiore accettazione dell'omosessualità all'interno della società ortodossa.