Antonio Scotti: differenze tra le versioni

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Al Met nel [[1901]], Scotti fu il primo artista a cantare il ruolo del barone Scarpia, negli Stati Uniti, in ''[[Tosca (opera)|Tosca]]'' di [[Giacomo Puccini]] con [[Giuseppe Cremonini Bianchi]] seguito da Hamilcar nella prima di ''Salammbô'' di [[Ernest Reyer]] con [[Marcel Journet]] e Marcello ne [[La bohème]].
Fu poi egli ad interpretare le prime statunitensi delle seguenti opere: ''[[Adriana Lecouvreur (opera)|Adriana Lecouvreur]]'' di [[Francesco Cilea]], ''[[Le donne curiose (opera)|Le donne curiose]]'' di [[Ermanno Wolf-Ferrari]], ''[[Fedora (opera)|Fedora]]'' di [[Umberto Giordano]], [[L'oracolo (opera)|L'oracolo]] di [[Franco Leoni]] e Harès in ''[[Messaline (opera)|Messaline]]'' di [[Isidore de Lara]] nel [[1902]].
Sempre nel 1902 è Iago in [[Otello (Verdi)]] con [[Louise Homer]], Alfio ne [[La Fille du régiment]], Germont ne [[La traviata]] ed il Conte Almaviva ne [[Le nozze di Figaro]] e, nel [[1903]] Don Carlo in [[Ernani]] e nel [[1904]] Belcore ne [[L'elisir d'amore]] con [[Enrico Caruso]].
Scotti cantò anche nei seguenti ruoli di baritono nel corso della sua lunga permanenza al Met: Rigoletto, Malatesta, Belcore, Jago, Falstaff, Marcello, Sharpless oltre ai già citati Don Giovanni e Scarpia. Si è esibito assieme al suo intimo amico [[Enrico Caruso]], quando il tenore fece il suo debutto al Met, nel ruolo del ''duca di Mantova'' nel 1903, e collaborò a quindici diverse edizioni della ''Tosca'' nel corso della sua lunga carriera presso il Teatro.
 
Nel 1912 arrivò negli Stati Uniti con [[Pasquale Amato]] e [[William Hinshaw]].<ref>{{Cita news |titolo = Baritono da 2.000 $ dice: l'arte del canto è in calo in Italia. | url = http://query.nytimes.com/gst/abstract.html?res=9D06E5D61630E233A2575AC2A9669D946396D6CF | data = 29 ottobre 1912 | accesso = 21-12-2009}}</ref>