Corn Laws: differenze tra le versioni

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Il dibattito sull'abolizione subì una brusca accelerazione in seguito alla [[Grande carestia irlandese (1845 - 1849)|carestia irlandese]] del [[1845]], il [[Primo Ministro del Regno Unito|primo ministro]], il conservatore [[Robert Peel]] avanzò la proposta di abolire le Corn Laws nella speranza di ridurre il costo del [[pane]] al punto da renderlo acquistabile dalla popolazione [[Irlanda|irlandese]]. Verso la fine del 1845 Peel arrivò allo scontro con i suoi compagni di partito, giunse alle dimissioni ma rientrò in carica in seguito al rifiuto da parte dei Whig di assumere il governo del paese. La fazione contraria all'abolizione delle Corn Laws era guidata da un ancora poco conosciuto [[Benjamin Disraeli]], a favore dell'abolizione vi erano sia i Whig sia i movimenti più radicali.
Il dibattito sull'abolizione durò fino al [[16 maggio]] [[1846]] quando l'abolizione ottenne l'approvazione della camera dei comuni, il provvedimento passò anche alla [[camera dei Lords]] grazie all'appoggio del [[Arthur Wellesley, I duca di Wellington|Duca di Wellington]]. Disraeli e Bentinck, alla guida di alcuni protezionisti, imposero la bocciatura dell'[[Irish Coercion Bill]] proposto da Peel che di conseguenza rassegnò le dimissioni.
 
Il partito conservatore si scisse in due fazioni, da una parte coloro che appoggiavano Peel, chiamati ''Peelites'', che intorno al [[1860]], insieme ad alcuni Whig e radicali, diedero vita al [[Partito Liberale (Regno Unito)|Partito Liberale]]. La fazione più conservatrice, guidata da Disraeli diede invece origine alla struttura dell'attuale Partito Conservatore.