Giuseppe Giordani: differenze tra le versioni

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Il 25 maggio [[1779]] sposò la cantante Emanuela Cosmi e nell'autunno dello stesso anno debuttò come operista con il dramma ''L'Epponina'', con il quale inaugurò il [[Teatro della Palla a Corda]] di [[Firenze]]. Da quest'anno al [[1796]] scrisse ben 40 lavori, tra i quali [[opera seria|opere serie]], [[opera buffa|opere buffe]] e [[oratorio (musica)|oratori]]. Nel [[1780]] entrò all'''Accademia Filarmonica di Modena'' e successivamente anche in quella di [[Parma]]. Nel [[1787]] al [[Teatro San Carlo (Napoli)|teatro San Carlo]] di Napoli diede ''[[La distruzione di Gerusalemme]]'' (libretto di [[Carlo Sernicola (librettista)|Carlo Sernicola]]), che fu in assoluto il primo [[dramma sacro]] ad essere rappresentato in un teatro: questo lavoro riscosse molto successo tant'è che venne ricordato anche dal famoso scrittore tedesco [[Johann Wolfgang von Goethe]], presente alla rappresentazione, nel suo saggio [[Viaggio in Italia (saggio)|Italienische Reise]], L'anno successivo inaugurò il [[Teatro Comunale di Faenza]] con il suo ''Cajo Ostilio''.
 
Il 14 febbraio [[1789]], dopo il successo ottenuto dalla messa in scena de ''La disfatta di Dario'' con [[Giacomo David]] al [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]], ricevette il posto di [[maestro di cappella]] della Cattedrale di Fermo; il 4 agosto affiancò pure quello di [[organista]] e il 4 novembre [[1791]] occupò le stesse due posizioni anche per la Chiesa di Santo Spirito. Con la rappresentazione de ''La morte di Abele'' e de ''La distruzione di Gerusalemme'' inaugurò il [[Teatro dell'Aquila]] di Fermo. Nella sua ''Ines de Castro'', data a [[Venezia]] nel [[1793]] con [[Giacomo David]], [[Gaspare Pacchierotti]] e [[Brigida Banti]] al [[Teatro La Fenice]], si denotano già i canoni tipici delle opere serie del tardo Settecento, caratterizzate dalla presenza di unità sceniche più articolate e complesse ed introduzioni di passaggi corali. Trascorse i suoi ultimi anni nelle [[Marche]] dedicandosi principalmente alla composizione di musica sacra e oratori.
 
Al suo tempo Giordani godette di un'elevata reputazione: i suoi lavori erano allestiti non solo nei teatri italiani, ma anche a [[Lisbona]], [[Dresda]] e [[Madrid]].