Sensori di parcheggio: differenze tra le versioni
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Esistono variazioni nel disegno, tecnologia e caratteristiche di interfaccia, ma il sistema base prevede l'installazione di sensori sui paraurti dei veicoli. Questi sensori emettono onde ultrasoniche, e alcuni prodotti recentemente anche elettromagnetiche, che intercettano l'ostacolo ad essi più vicino e inviano le informazioni a una scheda elettronica, il controller, installata all'interno del veicolo stesso. Il controller elabora le informazioni e le trasmette a un altoparlante che emette toni intermittenti con intensità e frequenza variabile per dare l'idea della variabilità della distanza e dell'approssimarsi del contatto. Oppure le trasmette a led luminosi che con lo stesso criterio si accendono progressivamente, o ancora a una combinazione dei due sistemi.
{{citazione necessaria|Attualmente i sensori di parcheggio vengono prodotti e installati sulle automobili di tutto il mondo, sia di serie, sia come accessori.}}
Dal 1989 fino agli anni 2000 si sono succeduti diversi brevetti dei sensori di parcheggio, in particolar modo negli Stati Uniti (per approfondimenti vedere collegamenti esterni a U.S. Patents).
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