Blind trust: differenze tra le versioni

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Tecnicamente si tratta di un affidamento fiduciario (''[[trust]]'') nel quale il titolare (''settlor'') conferisce il proprio patrimonio a un [[consiglio direttivo]] (''trustee'') che lo amministra per suo conto, scegliendo nella più completa libertà le forme di investimento più opportune, senza obbligo di rendiconto (anzi, con espresso divieto), e ciò fino alla scadenza di un [[termine (diritto)|termine]] o al verificarsi di una [[condizione]] (ad esempio, la cessazione da una carica).
 
Tipicamente, il blind trust viene costituito da soggetti che accedono a cariche pubbliche di altissima rilevanza, al fine di assicurare che le decisioni da essi prese nell'interesse pubblico non possano essere influenzate dal proprio interesse personale. Il blind trust è lo strumento più idoneo a raggiungere tale scopo,{{citazione necessaria}} in quanto il costituente non ha idea di quali siano i settori economici nei quali è investito il suo patrimonio e pertanto non è in grado di favorirli nel proprio agire; il blind trust serve quindi ad impedire che il proprietario favorisca le proprie aziende, ma non serve invece ad impedire che le aziende favoriscano il loro proprietario, come nel caso dei [[mass media]]. Col blind trust infatti il proprietario non è più a conoscenza dell'amministrazione delle sue proprietà, mentre il personale delle sue aziende continua ad avere piena conoscenza del proprietario (ogni riferimento a Berlusconi è puramente casuale).
 
== Voci correlate ==