Impresa pubblica: differenze tra le versioni

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== Evoluzione storica ==
L'uso dell'impresa pubblica come strumento di intervento nell'economia ha conosciuto una notevole fortuna nel corso del [[XX secolo]], anche se non ha avuto in tutti i paesi la stessa estensione: minore negli [[Stati Uniti]], assai più rilevante in [[Europa]] specie in paesi come l'Italia oe lain [[Francia]]. Il culmine dell'espansione del sistema delle imprese pubbliche è stato toccato negli [[anni 1970|anni settanta]] mentre a partire dal [[anni 1980|decennio successivo]] si è ovunque verificato un processo di ridimensionamento conseguente, da un lato, all'affermarsi di concezioni politico-economiche di stampo [[neoliberismo|neoliberista]] e, dall'altro, alla constatazione degli aspetti negativi di questo tipo d'intervento pubblico nell'economia: costi elevati, dovuti anche alla scarsa efficienza delle imprese pubbliche (per la carenza d'incentivi a minimizzare i costi e a migliorare la qualità), sempre meno sostenibili di fronte all'esigenza di porre rimedio al crescente [[debito pubblico]]; commistioni tra scelte manageriali dell'impresa e scelte politiche, al punto di piegare talvolta le prime a logiche di tipo [[clientelismo|clientelare]]; distorsione della concorrenza, essendo le imprese pubbliche avvantaggiate nei confronti di quelle private, se èpoiché per loro è meno stringente l'esigenza di chiudere in attivo il bilancio.
 
Tale ridimensionamento è avvenuto con un processo che va sotto il nome di ''[[privatizzazione]]'' e comporta:
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Anche le privatizzazioni non si sono mostrate esenti da problemi: da un lato, il rischio che la vendita delle partecipazioni avvenga in modo non trasparente, senza una genuina competizione tra i potenziali acquirenti; dall'altro, il rischio che il monopolio pubblico si trasformi in un monopolio privato o che, più in generale, la conduzione dell'impresa privatizzata entri in conflitto con l'[[interesse pubblico]]. Quest'ultimo è un aspetto del più ampio problema di far collimare le scelte delle imprese private con l'interesse pubblico una volta che si escluda il ricorso all'impresa pubblica: l'alterativa solitamente utilizzata è la regolazione (si suol dire che si è passati dallo ''stato-imprenditore'' allo ''stato-regolatore'') spesso affidando ad [[autorità amministrativa indipendente|autorità amministrative indipendenti]] la funzione di fissare le regole e controllarne l'osservanza, ma anche questa soluzione non sempre si è dimostrata del tutto efficace. In certi casi lo stato si riserva, di solito per un periodo di tempo limitato, la cosiddetta ''[[golden share]]'' (letteralmente, in [[lingua inglese|inglese]], 'azione d'oro'), una speciale [[azione (finanza)|azione]] della società privatizzata, che gli conferisce particolari [[potere (diritto)|poteri]] riguardo alla decisioni societarie (ad esempio, quello di bloccare determinate decisioni).
 
Una parziale inversione della tendenza verso la privatizzazione si è avutoavuta con la [[grande recessione]]: alcuni stati, infatti, hanno nazionalizzato le imprese bancarie e finanziarie più compromesse, onde evitarne il [[fallimento (diritto)|fallimento]].
 
== Caratteristiche ==
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== Finalità ==
L'impresa pubblica è uno degli strumenti d'[[intervento pubblico nell'economia]]; ad essa si ricorre generalmnetegeneralmente per:
 
* evitare la formazione di [[monopolio|monopoli]] privati in quelle produzioni che, per loro natura, tendono dar luogo a questa forma di mercato (''[[monopolio naturale]]''); ne sono esempi le reti ferroviarie, stradali ed autostradali, le reti di distribuzione di acqua potabile, gas ed elettricità, i porti, gli aeroporti ecc.;