Nostra aetate: differenze tra le versioni

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# si ricordano prima di tutto (n. 4, a-d) gli speciali doni di Dio che sono stati riversati su Israele e i suoi stretti rapporti con la Chiesa (elezione divina, benedizione universale promessa ad Abramo, padre universale anche dei cristiani…). [[Giovanni Paolo II]], nella visita alla Sinagoga di Roma, ha riassunto il tutto con queste parole: ''«La religione ebraica non ci è estrinseca, ma in un certo qual modo è intrinseca alla nostra religione. Abbiamo con essa dei rapporti che non abbiamo con nessuna altra religione… Siete i nostri fratelli prediletti e, in un certo modo, i nostri fratelli maggiori»''
# il documento (n. 4, e) poi ribadisce che, se è pur vero che gli ebrei, in larga maggioranza, non hanno riconosciuto in Gesù il Figlio di Dio, non hanno accettato il [[Vangelo]] e hanno perseguitato la Chiesa nascente, tuttavia essi « [...] in grazia dei padri, rimangono ancora carissimi a Dio, i cui doni e la cui vocazione sono senza pentimento»''; per questo motivo (n. 4, h) gli ebrei devono essere presentati in positivo: ''«non devono essere presentati come rigettati da Dio, né come maledetti, quasi che ciò scaturisse dalla Sacra Scrittura»''
# in terzo luogo (n. 4, g) il documento esclude la responsabilità collettiva di Israele nella [[deicidio|morte]] di Gesù: cioè non sono colpevoli della morte di Gesù tutti gli ebrei di allora e nessun ebreo di oggi.furono i sacerdoti-capi ebrei a uccidere materialmente gesu,e non tutto il popolo ebraico.
# infine il documento (n. 4, i) condanna ogni forma di antisemitismo e le persecuzioni antisemite. I padri conciliari, a differenza di quanto dicono a proposito della guerra totale (cfr [[Gaudium et Spes]] 80), utilizzano le espressioni ''esecra'' e ''deplora'', al posto di ''condanna''. È comunque il risultato di un compromesso fra tendenze opposte (molto vive all'interno del Concilio). L'utilizzo di espressioni diverse è stato da taluni criticato, perché alla luce di [[Auschwitz]] e della [[Shoah]], risultano insufficienti, quasi come delle stonature.