Lingua celtiberica: differenze tra le versioni

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La '''lingua celtiberica''' o '''celtiberico''' (detto anche Ispano-celtico) è una lingua celtica estinta parlata dai Celtiberi, nella [[Penisola iberica]] centrale, prima e durante i primi secoli della dominazione [[roma]]na. Molto poco rimane del celtiberico, che è attestato in alcuni toponimi pre-romani nella penisola iberica che sopravvissero abbastanza per essere registrati nei documenti, nelle formule usate per i nomi personali (e che ci danno qualche indizio sulla grammatica) e in alcune iscrizioni su placche di bronzo e di piombo, redatte nella [[alfabeto iberico|scrittura iberica]] profondamente influenzata da quella fenicia e greca. Ciò che è rimasto è sufficiente per capire che il celtiberico era una lingua celtica ''Q'' (come il [[Lingua goidelica|goidelico]]) e non ''P'' come il [[lingua gallica|gallico]] (Mallory 1989, p.  106). Dato che anche il [[lingua brittonica|brittonico]] è una lingua ''P'' ma più affine al goidelico che al gallico, ne consegue che la divisione ''P/Q'' è parafiletica: il cambiamento da ''kw'' a ''p'' avvenne nel britonico e nel gallico in un momento in cui essi erano già lingue separate, piuttosto che costituire una divisione che segna un ramo separato dell'albero genealogico delle lingue celtiche. Un cambio dal PIE ''kw'' (''q'') al ''p'' avvenne anche in alcune lingue italiche: basta confrontare l'osco ''pis'', ''pid'' ("chi, cosa?") con il [[Lingua latina|latino]] ''quis'', ''quid''. celtiberico e gallico sono solitamente raggruppati insieme come lingue celtiche continentali, ma anche questo raggruppamento è parafiletico: nessuna evidenza suggerisce che queste due lingue condividano alcuna innovazione comune separatamente dal Celtico insulare.
[[Immagine:Botorrita_1Botorrita 1.jpg|thumb|upright=1.6|Fotografia di Botorrita 1 (entrambi i lati)]]
Le più lunghe iscrizioni celtiberiche rimaste sono quelle sulle tre [[Bronzo di Botorrita|placche di Botorrita]], placche bronzee provenienti da Botorrita, nei pressi di [[Saragozza]], risalenti al [[I secolo a.C.]], chiamate Botorrita I, III e IV (la Botorrita II è in Latino). Tali placche presentano la particolarità di essere redatte in [[alfabeto iberico]]. In effetti, a partire dal [[IV secolo a.C.]] circa, e ancor più nel secolo successivo, tale sistema di scrittura venne utilizzato per esprimere graficamente il celtiberico.
 
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*Hoz, Javier de. (1996). ''The Botorrita first text. Its epigraphical background''; in: ''Die größeren altkeltischen Sprachdenkmäler''. Akten des Kolloquiums Innsbruck 29. April - 3. Mai 1993, ed. W. Meid and P. Anreiter, 124-145, Innsbruck.
*Mallory, J. P. (1989). ''In Search of the Indo-Europeans''. Thames & Hudson. ISBN 0-500-05052-X
*Meid, Wolfgang. (1994). ''Celtiberian Inscriptions'', Archaeolingua, edd. S. Bökönyi and W. Meid, Series Minor, 5, 12-13. Budapest.
 
==Voci correlate==
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*[[Alfabeto iberico]]
*[[Scrittura celtiberica]]
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==