Musica da ballo: differenze tra le versioni

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==Musica da ballo storica o classica==
{{vedi anche|Balletto}}
Se sin dai tempi antichi esistono documentazioni della combinazione tra ballo e musica (come le raffigurazioni di [[ceramica greca|antiche ceramiche greche]] che raffigurano danzatori e musicisti assieme), è altresì vero che le prime musiche che possiamo riprodurre oggi con una certa esattezza risalgono al periodo [[Medioevo|medievale]] ed alle prime forme di annotazione musicale. Fra queste è da ricordare l'[[Estampie]].
 
==Musica "popular" da ballo==
{{...}}
=== Gli anni settanta: La nascita della Disco music ===
{{vedi anche|Disco music}}
La nascita della musica da discoteca si fa risalire ai primi anni settanta, lo stesso periodo in cui ha origine il concetto di "discoteca" proprio come viene inteso oggi. L'esplosione del successo di questo genere musicale avviene alla fine del [[1975]] ed il [[1978]] verrà ricordato come l'anno del decennio settanta più produttivo per le canzoni di questo genere. Allora non si parlava di musica dance bensì di "[[disco music]]". Il termine [[dance]], nella musica, cominciò ad essere usato all'inizio degli anni 80, dopo che la disco music americana scomparve dalle radio a seguito della ''[[Disco Demolition Night]]'' del 12 luglio [[1979]].
 
Dopo più di trent'anni di utilizzo del termine [[dance]], si può tranquillamente definire sotto questo termine tutte le produzioni che dalla disco si sono poi avviate verso questa direzione.
È il caso di: [[Diana Ross]], [[KC and the Sunshine Band]], [[Gloria Gaynor]], gli [[Chic (gruppo musicale)|Chic]], gli [[ABBA]], [[Cerrone]], gli [[Earth Wind and Fire]] e [[Barry White]]. A questi vanno aggiunti [[Donna Summer]] (col produttore [[Giorgio Moroder]] e la famosissima ''I Feel Love''), [[Gino Soccio]], i [[Bee Gees]] ed i [[Village People]] che si distinguono dal primo gruppo citato per le sonorità più melodiche.
 
Nel periodo in cui spopola la [[disco music]] in [[Italia]] non si hanno protagonisti né produttori di rilievo, fatta eccezione per [[Pino Presti]] con il suo ''[[1st Round]]'', album realizzato per [[Atlantic Records]] nel 1976. S'identifica poi con ''[[One for you, One for me]]'' (anno [[1979]]) dei [[La Bionda (duo)|La Bionda]] (successivi creatori dei "[[Righeira]]") uno dei primissimi veri successi popolari "dance" di produzione italiana. Nello stesso periodo un team di musicisti italiani capeggiati da [[Mauro Malavasi]] e [[Paolo Gianolio]], con l'aiuto di cantante statunitensi, tra i quali [[Luther Vandross]] daranno vita ai [[Change (gruppo musicale)|Change]], per i quali ci saranno anche nomination ai famosi [[Grammy Awards]]. A seguire verrà ''Gioca Jouer'' di [[Claudio Cecchetto]] del [[1980]].
 
=== Gli anni ottanta: La nascita della Electronic dance music ===
{{vedi anche|Electronic dance music}}
L'affermazione della musica da discoteca si è avuta anche grazie al mestiere del "[[disc jockey]]" (o "dj").
Questa figura, che nello studio di produzione affianca la sua esperienza e la sua conoscenza della musica a quella del musicista, ha cominciato a creare, nei primi anni ottanta, un modo di concepire la musica da discoteca.
 
Se la disco music era prevalentemente suonata dal vivo da vere e proprie orchestre, mentre la [[Electronic dance music]] dei grandi artisti del genere come [[Giorgio Moroder]], [[Paul Hardcastle]], [[Vangelis]] e [[Kraftwerk]] usciva da macchine come i [[moog]], negli anni ottanta i dj iniziano non solo ad usare suoni generati dai sintetizzatori, ma a fonderli con spezzoni campionati dai dischi del passato e con nuovi elementi vocali.
 
Anche la [[synthpop]]/[[new romantic]], nata tra i fine [[anni 1970|anni settanta]] e i primi [[anni 1980|anni ottanta]], svolse un importante ruolo nello sviluppo della musica [[pop elettronico]], con gruppi come [[Depeche Mode]], [[New Order]], [[Eurythmics]], [[The Human League]], [[Kraftwerk]], [[Soft Cell]], [[Ultravox]] e molti altri. Diagonalmente tra l'inizio e la metà del decennio prende piede il fenomeno dell'[[electro]], che univa una ritmica [[break]] con i suoni della [[Roland TR-808]]; [[Afrika Bambaataa]] fu tra i primi a seguire questa tendenza: tra gli artisti più noti spiccarono anche [[Shannon]], i [[Mantronix]] ed i [[Cybotron]].
 
Si hanno così dei prodotti pop, che funzionano bene nelle discoteche, provenienti dalla scena statunitense ed anglosassone (ma che non fanno sempre parte della musica dance): si ricordano i successi di [[Michael Jackson]], [[Diana Ross]], [[Madonna (cantante)|Madonna]], [[Whitney Houston]], [[Kylie Minogue]] e gli inglesi [[Depeche Mode]], [[Erasure]], [[Pet Shop Boys]] e [[Talk Talk]]. Si assiste anche all'esplosione del fenomeno della cosiddetta "italo-disco", la quale riscuoterà successo fino in [[America Latina]] e [[Giappone]]. Gli artisti di rilievo sono [[Valerie Dore]], [[Roberto Zanetti|Savage]], [[Kano (gruppo musicale)|Kano]], [[Paul Mazzolini|Gazebo]], [[P. Lion]], [[Taffy]], [[Ryan Paris]], [[Righeira]], [[Baltimora (gruppo musicale)|Baltimora]], [[Sandy Marton]], [[Tracy Spencer]] e [[Den Harrow]].
 
Tra la metà e la fine degli anni ottanta si iniziano a definire le suddivisioni tra generi di musica dance, dal filone [[house music|house]] e [[techno]] della scena di [[Detroit]] e [[Chicago]] a quella europea ed italiana, meno legata al clubbing e più alla radiofonia ma comunque molto seguita dai [[clubbers]].
 
Verso il periodo a cavallo fra l'86 e l'87 si assiste ad una svolta: la dance orecchiabile e canticchiata dalla massa popolare, torna in secondo piano mentre nei nightclub iniziano a dominare [[house]] e [[techno]].
Si fa risalire infatti al [[1986]] la nascita ufficiale della [[house music]] come viene intesa ancora oggi e quindi della [[club culture]]. Si comincia ad assistere al fenomeno della nascita di grandi locali (spesso si tratta di vecchi edifici industriali) che propongono una musica alternativa e poco trasmessa dalle radio. La gente che frequenta questi ambienti è motivata non più dai potenziali incontri casuali che caratterizzavano le discoteche degli anni settanta e primi anni ottanta bensì dalla musica che viene suonata. I principali successi sono caratterizzati essenzialmente da sonorità elettroniche eseguite da [[drum machine]] e testi ridotti a semplici messaggi: ''Jack Your Body'' di [[Steve "Silk" Hurley]] (1986), ''Move your Body'' di [[Marshall Jefferson]] (1986), ''Pump up the Volume'' dei [[MARRS]] (1987), ''Your Love'' di [[Jamie Principle]] & [[Frankie Knuckles]] (1987), ''Work it to the Bone'' (1987-88) di LNR, ''<nowiki>Reachin'</nowiki>'' dei Phase II (1988), ''Promised Land ''di Joe Smooth (1988), ''Theme From S-Express'' degli [[S-Express]] (1988), ''Turn Up The Bass'' di Tyree Cooper (1989), ''People Hold On ''(1989)'' ''dei'' ''[[Coldcut]] feat. [[Lisa Stansfield]], ''Big Fun'' o ''Good Life'' degli [[Inner City]] (1988) sono tra i brani più noti.
 
Nel 1988 in Inghilterra vengono inventati i [[rave party]]: feste enormi (in un primo momento sempre illegali) ispirate dalle manifestazioni di protesta nelle fabbriche abbandonate di Detroit e organizzate nell'interland londinese. Il genere che verrà suonato sarà una variante della house molto popolare nei tardi anni ottanta, la [[acid house]], i cui suoni erano prodotti dalla [[bass line]] [[Roland TB-303]].
 
Nell'ottica delle sonorità più da radio che da club, l'Italia si distingue con progetti house dal grande impatto internazionale (specie nel Regno Unito) come [[Black Box (gruppo musicale)|Black Box]] (''"Ride on time"''), [[49ers]], e [[Cappella (progetto musicale)|Cappella]].
La house ispira inoltre i [[Technotronic]], dal [[Belgio]], con la celebre ''"Pump up the jam"'' che nel 1989 arriva alla seconda posizione dei singoli più venduti negli Stati Uniti.<ref name="Technotronic|AllMusic">[http://allmusic.com/artist/technotronic-p5608/charts-awards/billboard-singles US singles peaks]</ref>
 
=== Gli anni novanta ===
Nella storia della musica dance, gli anni 90 sono stati quelli in cui l'industria discografica ha investito maggiormente nelle produzioni di musica da discoteca. A differenza degli [[anni 1980|anni ottanta]], dove il genere protagonista del mercato discografico era la [[dance pop]], gli anni 90 sono caratterizzati da un'imponente presenza di produzioni, artisti e gruppi musicali dediti esplicitamente alla musica da discoteca. In questo periodo si vanno moltiplicando le etichette discografiche che producono solo musica dance. Proprio come accadde negli anni 70 con la disco-music, si torna ad assistere ad un nuovo periodo di gloria della musica da discoteca e si registra la contaminazione subita da molti artisti normalmente non dediti a questo tipo di musica.
 
A seguito del successo del primordiale genere house (1986-1989) e delle sue derivazioni, gli anni 90 iniziano ad operare nel settore dance su un terreno già sondato e fertile per nuove proposte.
I primi anni del decennio [[anni 1990|1990]] si caratterizzano per una separazione sempre più netta dei generi ballabili e, di conseguenza, si assiste per la prima volta ad una differenziazione delle [[discoteca|discoteche]] in base al tipo di musica che suonano. In maniera decisa, assumono una propria identità e carattere sia il genere ''house'' che la ''techno'', che via via andranno a porsi agli antipodi. Il primo è il genere che nei primi anni del decennio novanta si distinguerà per il grande numero di sperimentazioni e ricampionature di brani del passato, e per il tipo di melodie ricercate ma orecchiabili, da non confondere tuttavia con la musica [[eurodance]] che predominerà solo a partire dal 1993; la dance in tutti i suoi generi sarà il genere più suonato nei music club. La musica techno sarà invece protagonista di fenomeni come i [[rave party]] e delle discoteche di enormi dimensioni, dove a dominare sono le sonorità elettroniche ed "aggressive", caratterizzate cioè da dei bassi più distinti e da un numero di ''battute per minuto'' (BPM) più elevato rispetto alla musica ''house''. Trasversalmente, come già introdotto in precedenza, a partire dal [[1993]] si assiste ad un grande successo del genere ballabile ed orecchiabile che in [[Italia]] verrà chiamato semplicemente ''dance'', nel resto d'[[Europa]] ''eurodance'' (soprattutto in riferimento alle produzioni tedesche e belghe) e negli [[USA]] ''eurohouse''. La musica eurodance sarà il genere dominante degli anni 90 e risulta molto apprezzata ancora oggi.
 
==== Gli anni 90 e i successi più emblematici ====
==== 1990 ====
Nel 1990 la house e i primi dischi techno diventano, assieme all'[[hip hop]], il tipo di musica più seguito dagli adolescenti e trasmesso dai [[mass media]] (basta notare il progetto italiano [[Black Box (gruppo musicale)|Black Box]] che arriva alla prima posizione della classifica dance americana di Billboard grazie ad ''Everybody Everybody'' e ''I Don't Know Anybody Else''). I pezzi di maggior successo sono stati: [[C+C Music Factory]] con ''Gonna make you sweat (Everybody dance now)'', [[Lil Louis]] con ''French Kiss'', ''Dub Be Good to Me'' dei Beats International, ''Hold me Back'' di Westbam, ''Do What You Want'' di [[2 in a Room]], [[FPI Project]] con ''Rich in Paradise'', ''Infinity'' di [[Guru Josh]], ''Gangster Boogie'' di Tony Scott, ''Don't You Love Me'' dei [[49ers]] e [[Snap!]] con ''The Power'', ''OOps Up'' e ''The Cult Of Snap''. Questo nuovo genere chiamato da alcuni dj "techno-dance" si distingue dalla classica produzione di brani ballabili sia per la maggiore qualità degli arrangiamenti che per i testi per la quasi totalità in lingua inglese e poco spensierati. Nello stesso periodo emerge e si contrappone all'[[Musica house|house music]] il genere "[[techno]]", caratterizzato da un numero di [[battiti per minuto]] (BPM) maggiore e più aggressivo: ''Ultimo Imperio'' di Atahualpa e ''What Time is Love?'' dei [[The KLF|KLF]] sono degli esempi. I Technotronic continuano il loro grande successo internazionale grazie a ''Get Up (Before The Night)'' e ''This Beat Is Technotronic''. Da notare anche ''Chime'' degli Orbital: brano [[Acid house|acid-house]] che si piazza nelle prime venti posizioni (numero diciassette) della UK chart. Nel panorama [[Garage house|garage]] spopolarono invece ''Where Love Lives'' di Alison Limerick e ''[[Groove Is in the Heart]]'' dei [[Deee-Lite]].
 
==== 1991 ====
Questo è stato l'anno in cui i [[rave party|rave]] si diffusero in tutto il mondo e diventarono di tendenza. Il nuovo genere musicale che padroneggiava in queste feste fu la nuova musica [[trance]], nata verso l'inizio del 1990 con alcuni dischi poco conosciuti ma molto innovativi nelle sonorità (queste d'estrazione della [[Detroit techno|techno di Detroit]], del [[krautrock]] e dell'[[ambient]] elettronico) come ''LFO'' e ''The Age Of Love''. Nel '91 a rappresentare questo nuovo sound furono i britannici Shades of Rhythm e gli Altern 8. Uno dei pochi successi di produzione italiana che rientrano invece nella classe "eurodance" è ''Rockin' Romance'' di [[Joy Salinas]]; i brani più celebri sono stati senza dubbio ''I've been thinking about you'' dei [[Londonbeat]] (uscito alla fine del '90), ''Such a good feeling'' di Brothers in Rhythm, ''Finally'' di [[CeCe Peniston]], ''Allright'' degli Urban Soul,'' I'll Be Your Friend'' di [[Robert Owens]], ''Ride on the Rhythm'' di [[Little Louie Vega]], ''Ambulance'' di Robert Armani, ''Just Get Up And Dance'' di [[Afrika Bambaataa]], ''Hold On'' dei Clubland, ''Playing With Knives'' dei [[Bizarre Inc.]], ''Good Vibration'' di Marky Mark (alias [[Mark Wahlberg]]),'' Killer'' di [[Adamski]], ''When I Fell N Luv'' dei UBQ Project, ''Cubik'' degli [[808 State]], ''Gypsy Woman'' di [[Crystal Waters]],'' Move any Mountain'' degli [[Shamen]], ''Get Ready for this'' dei [[2 Unlimited]], ''Go'' di [[Moby]], ''House of God'' di DHS e soprattutto ''Everybody's free'' della cantante inglese [[Rozalla]] che ottiene un ottimo successo negli Stati Uniti anche negli anni successivi.
 
==== 1992 ====
Nel 1992 esce un brano che ancora oggi viene preso ad emblema di tutta la musica dance degli anni novanta: ''Rhythm is a Dancer'' degli [[Snap!]]. Il brano, si distingue per la forte melodicità sia della musica che del testo, e senza dubbio si può affermare che segna l'inizio delle produzioni di grande successo tedesche. Altri successi emblematici in Italia sono ''"Please Don't Go"'' di Double U, ''Dur Dur D'Etre Bebè'' di Jordy e ''"Because The Night"'' di Co.Ro. insieme a [[Taleesa]]. In America dai primi mesi dell'anno fino al periodo estivo impazzano i rave party ispirati alla scena dance europea. Si apre così un filone di musica techno trance nordeuropea. Tra gli artisti più noti ricordiamo Human Resurce, DJ Seduction, Messiah e Pragha Khan. Da ricordare anche delle produzioni britanniche parecchio influenti per la dance elettronica e la house di quella decade: ''"Follow Me"'' degli Aly-Us (originari del New Jersey), ''"Passion"'' dei Gat Decor, ''"Don't You Want Me"'' dei Felix (del duo dei dj Rollo e Red Jerry) e ''"Plastic Dreams"'' di Jaydee: diventato nel corso degli anni il disco house più ricampionato di sempre.
 
==== 1993 ====
Questo fu l'anno più in equilibrio tra i vari filoni: ''house'', ''techno/trance'' ed ''eurodance'' sono presenti tra i maggiori successi, tuttavia il genere che predomina risulta essere l'[[eurodance]]. Molti classici della musica dance furono lanciati in quest'anno. Tra di essi:
 
* del genere ''house'':
''"Joy"'' - Staxx;
''"Move On Up"'' e ''"One Night In Heaven"'' - [[M People]]; ''"Show Me Love" ([[StoneBridge]] Remix)'' di [[Robin S.]];
''"Deep Inside"'' - Hardrive;
''"20 Hz"'' - Capricorn;
''"Back In My Life"'' - Joe Roberts; ''"Understand this Groove" ''dei Sound Factory; ''"Phorever People"'' - [[Shamen]]; [[K Klass]] - ''"Let Me Show You"''; ''"Waterfall"'' - Atlantic Ocean; ''"Been A Long Time"'' - The Fog.
* del genere ''techno/trance'':
''"Rotterdam '93"'' - [[Gabriele Cerlini|Dr. DJ Cerla]];
''"Power Of American Natives"'' - Dance 2 Trance;
''"Cafè Del Mar"'' - Energy 52;
''"Orgasmico"'' - [[Ramirez]];
* del genere ''eurodance'':
''"What is Love"'' e ''"Life"'' - [[Haddaway]];
''"All that She Wants"'' - [[Ace of Base]];
''"Mr. Vain"'' e ''"Got to get it"'' - [[Culture Beat]];
''"More and More"'' - [[Captain Hollywood Project]];
''"No Limit"'', ''"Tribal Dance"'' - [[2 Unlimited]];
''Get a way'' - [[Maxx]];
''"U got 2 let the music"'' - [[Cappella (progetto musicale)|Cappella]];
''"All right"'' - [[Silvia Coleman]];
''"[[Take Away the Colour]]"'' - [[Ice Mc]] feat. [[Alexia]].
 
==== 1994 ====
Le produzioni continuano con la dance più radiofonica. La musica eurodance influenza artisti e gruppi che normalmente non appartengono al filone; è il caso di [[Afrika Bambaataa]] (con ''"Pupunanny"''), di [[Elton John]] che insieme a [[Ru Paul]] riedita la sua ''"[[Don't Go Breakin' my heart"]] ''o dell'argentina'' ''[[Marie Claire D'Ubaldo]] con ''"Rhythm Is Magic"''. Le produzioni più notevoli sono di [[La Bouche]] (''"Sweet dreams"''), JX (''"Son of a Gun"''), [[2 Brothers on the 4th Floor]] (''"Never Alone"'' e ''"Dreams"'' ), [[Dr. Alban]] (''"Look Who's talking"''), [[Tony di Bart]] (''"The Real Thing"''), [[Whigfield]] (''"Saturday Night"'' ), [[Blast]] (''"Crazy Man"''), [[Reel 2 Real]] (''[[I Like to Move It]]''), [[20 Fingers]] (con la censurata ''"Short Dick Man"''). Fecero pure la loro comparsa gli [[Outher Brothers]] da Chicago con i tormentoni ''Don't Stop'', ''La La La Hey Hey'' e più tardi ''Boom Boom Boom'': anche queste canzoni spesso censurate nelle radio.
Il 1994 è soprattutto l'anno delle produzioni italiane: i progetti come [[Corona (progetto musicale)|Corona]] ( ''"[[The Rhythm of the Night]]"''), [[Ice Mc]] feat. [[Alexia]] ( ''"[[Think About the Way]]"'' e ''"[[It's a Rainy Day]]''"), [[Da Blitz]] (''"Let me be"'', ''"Stay with me"'' e ''"Take my way"'') e [[Playahitty]] (''"[[The Summer is Magic]]"''), domineranno incontrastati le classifiche di tutta Europa. Da notare il successo ottenuto da [[Ice Mc]]: la sua ''"Think About the Way"'' sarà inserita due anni dopo nella [[colonna sonora]] del film [[Trainspotting (film)|Trainspotting]]. Si assiste quindi ad un lungo periodo di grande omologazione sonora, soprattutto nei prodotti provenienti da Italia e [[Germania]];
i [[Jestofunk]] invece lanciano con la voce di [[Ce Ce Rogers]] ''"[[Can We Live]]"'' che si distingue per essere stato uno dei pochi successi underground ad essere uscito dalle piste.
 
==== 1995 ====
Il [[1995]] è l'anno in cui prendono piede sottogeneri come l'[[Happy hardcore|happy-hardcore]]: caratteristica peculiare di quest'anno è infatti l'aumento dei BPM della musica da ballare, fondendo l'eurodance con l'hardcore. A tal proposito ricordiamo: ''Friends'' degli [[Scooter]], KK - ''I Let You Go'', [[Digital Boy]] - ''The Mountain of King'', Club House feat. Carl - ''Nowhere Land'', Captain Hollywood Project - ''Flying High'', Happymen - ''Love Is You'', ''Eternally'' - Quadran.
Ed è anche l'anno della rivincita del genere house: dopo due anni consacrati alla musica eurodance, l'inizio della seconda metà degli anni novanta produrrà pezzi entrati nella storia e che non smettono, nemmeno oggi, di assolvere alla loro funzione di riempipista: [[The Bucketheads]] con ''"The Bomb"'', Gusto con ''"Disco's Revenge"'', ''"Everybody Be Somebody"'' di Ruffneck, ''Your Loving Arms'' di [[Billie Ray Martin]], ''"So in Love with You" ''(''[[Full Intention]] Remix'')'' ''di Duke, Strike con ''"You sure do"'', [[Dana Dawson]] con ''"3 is Family"'', ''Missing'' degli [[Everything but the Girl]] remixata da [[Todd Terry]], [[De'Lacy]] con ''"Hideaway" ''(arrangiata dai [[Deep Dish]]) e l'indovinatissimo remix di ''"Space Cowboy"'' per [[Jamiroquai]] ad opera di [[David Morales]] marcano indelebilmente la storia della musica house da club. Da citare nel settore eurodance gli italiani [[X-Static (gruppo musicale)|X-Static]], [[Alex Party]] (''Wrap Me Up''), [[Ti.Pi.Cal.]] (''The Colour Inside''), la cantante tedesca Carol Bailey, [[Jam & Spoon]] con ''Angel'', i [[La Bouche]] con ''Be My Lover'', gli [[Indiana (cantante)|Indiana]] con ''All I need is love ''e soprattutto [[John Scatman|Scatman John]] con la hit internazionale "''Scatman (Ski-Ba-Bop-Ba-Dop-Bop)''".
 
==== 1996 ====
Nel [[1996]] dominano le classifiche alcuni pezzi house come [[Sandy B]] con ''"Make the world go round"'', [[Boris Dlugosh]] con ''"Keep Pushin'"'', ''"Ultra Flava"'' di Heller & Farley Project: [[Robert Miles]] intanto diede forma al genere "dream progressive trance", lanciando la hit mondiale ''"Children"'' (e a seguire gli altri successi ''"Fable"'' e ''"One & One"'' che venderanno in tutto 14 milioni di dischi in pochi mesi). Il genere si distingue per le sonorità puramente elettroniche unite a suoni acustici (riprodotti utilizzando comunque sintetizzatori e generatori sonori) come pianoforti, flauti e violini; altre canzoni di genere dream progressive sono ''Celebrate the Love'' e ''Dream'' di [[Zhi Vago]], ''My Dimension'' di [[Dj Panda]], ''"Seven Days and one week"'' dei [[BBE (gruppo musicale)|B.B.E.]] e il rifacimento di ''X Files'' ad opera di [[DJ Dado]]; la dance europea si fa nuovamente da parte per lasciare posto alla progressive che seguirà anche nel 1997. Segue così un nuovo periodo di clubbing in cui le canzoni cantate quasi scompaiono lasciando spazio a melodie struggenti ed alle sonorità puramente [[Trance music|trance]].
Le hit del periodo sono firmate da artisti come [[Mauro Picotto]] (che opererà sotto il nome di '''R.A.F. by Picotto '''con ''"Bakerloo Symphony" ''e a seguire ''"Ocean Whispers"''), [[Mario Più]], [[Sash!]] (''"Encore Une Fois"'').
In quest'annata il mondo dei rave e della club culture più estrema viene mantenuto vivo dalla cultura trance il cui epicentro è Amsterdam, mentre l'uscita del film Trainspotting porterà fama mondiale e notorietà agli [[Underworld (gruppo musicale)|Underworld]], che con ''"[[Born Slippy]]"'' regalano al panorama europeo della dance elettronica un tassello preziosissimo.
Durante quest'anno si hanno anche sprazzi di musica dance non solo orientata alla progressive: basti pensare al progetto [[Gala (cantante)|Gala]] (prodotto dagli onnipresenti Molella e Phil Jay), che raggiunge il disco di Diamante in Francia. Famosissima la sua ''"Freed from desire"''. Buon successo europeo anche per [[Livin' Joy]] con'' "Don't stop movin"'' (progetto curato da [[Visnadi]]).
 
==== 1997 e successivi ====
Nel primo trimestre del '97 ai primi posti delle classifiche arriva [[Blackwood (gruppo musicale)|Blackwood]] con ''[[Ride on the Rhythm]]'' e successivamente con ''"My love for you"'' e ''"I am"''. Altri progetti di grande successo sono firmati da [[Chase (gruppo musicale italiano)|Chase]] con ''"Obsession"'' e ''"Stay With Me"'', [[Whirlpool Productions|Whilrpool Productions]] con ''[[From: Disco To: Disco]]'', The Heartists ([[Claudio Coccoluto]]) con ''"Belo Horizonti"'', gli [[Ultra Naté]] con ''"Free"'', [[Dario G]] con ''Sunchyme'', [[Todd Terry]] con ''Something Goin' On (In Your Soul)'', [[Faithless]] con ''Insomnia'', [[Smoke City]] con ''Mr Gorgeous (Mood II Swing Remix)'' e Gala con'' "Let a boy cry" ''e ''"Come into my Life"''.
 
Il 1997 porta anche ad un grande riscontro di vendite l'innovativo album dei britannici [[Prodigy (gruppo musicale)|Prodigy]] ''"[[The Fat of the Land]]"'', da cui vengono estratti i riempipista ''"Smack My Bitch Up"'', ''"Breathe"'' e ''"Firestarter"'', in una miscela di [[Jungle (genere musicale)|Jungle]], [[Punk rock|Punk]], [[Industrial rock|Industrial]] e Techno che ha indelebilmente segnato la dance elettronica meno di massa. 
 
È l'anno in cui l'uso massiccio di campionatori porta alla ribalta gruppi poco conosciuti alle masse, ma che diventano in breve tempo artisti di caratura planetaria, come i francesi [[Daft Punk]] (''"Da Funk"'' e ''"Around the world"''), e subito dopo l'inglese Norman Cook, in arte [[Fatboy Slim]], che con ''"[[Rockafeller Skank]]" ''(1998) campiona la chitarra di ''Sliced Tomatoes'' (1972) dei Just Brothers e Vinyl Dogs feat. Lord Finesse con ''Dogs Vibe'' (1997): il disco in realtà non era dance (il tipo di musica a cui apparteneva era il [[big beat]]) ma funzionava bene nelle discoteche.
 
Nel 1997 e nel 1998 segue così una nuova ondata di dance-pop, anche grazie all'influsso della ''bubblegum dance'': il bpm risulta genericamente più basso e il genere comincia lentamente a trasformarsi nella nuova eurodance che sfocerà nel 1999 e ad inizio millennio.
 
Sono evidenti le differenze anche all'interno degli stessi gruppi, il caso più eclatante è quello dei [[Datura (gruppo musicale)|Datura]] che da canzoni techno di inizio anni novanta (''Yerba del Diablo ''per esempio) e hit di metà decennio come ''The 7th Hallucination'', ''Infinity'' (fatta con un altro noto gruppo degli anni novanta, gli U.S.U.R.A.) cambiano sonorità nel 1997 in dischi come ''"Sign"'' e ''"Voo-doo Believe"''.
Altre hit molto note sono'' "Barbie girl"'' (1997) dei danesi [[Aqua (gruppo musicale)|Aqua]], ''"Feel it"'' di [[The Tamperer feat. Maya]] ([[Mario Fargetta]] e [[Alex Farolfi]], che nel 1998 con 650.000 copie raggiunge la prima posizione nella UK Singles Chart),'' "Restless" ''dell'italiana [[Neja]], ''"Elisir" ''di [[Gigi D'Agostino]], ''"Up & Down" ''degli olandesi [[Vengaboys]] ed in seguito ''"Blue" ''degli [[Eiffel 65]] già noti diversi anni prima come Bliss Team, ma che trovano nel 1999 il successo mondiale, vendendo 13 milioni di copie in tutto il mondo e ricevendo una prestigiosa nomination per i Grammy Awards.
 
Il dj americano [[Jason Nevins]], nel '98, riporta in vita ''It's like That ''(1984) dei [[Run DMC]], ottenendo ottimi consensi nelle classifiche statunitensi ed europee.
 
L'eurodance e la house ispirano pure grandi artisti di fama internazionale: un esempio è [[Cher (cantante)|Cher]] con l'album "[[Believe (album Cher)|Believe]]" (1998).
 
La house "classica" torna ad avere grande popolarità nell'ambito delle radio e delle discoteche nel biennio 1998/1999 grazie ad alcune canzoni molto amate dal pubblico, come [[Nerio's Dubwork]] meet Darryl Pandy - ''Sunshine & Happiness'','' ''[[Paul Johnson (produttore)|Paul Johnson]]'' - Get Get Down'', [[Stardust (gruppo musicale)|Stardust]] - ''Music Sounds Better With You'','' ''[[Bob Sinclar]] ''- Gymtonic'', [[Armand Van Helden]]'' - You Don't Know Me'', Supercar - ''Tonite'', Mr.Oizo - ''Flat Beat'', [[Jamiroquai]] - ''Canned Heat'','' ''[[Cunnie Williams]]'' - Saturday'', [[Phats & Small]] - ''Turn Around'', [[Karen Ramirez]] - ''If We Try'','' ''[[Eddie Amador]]'' - House Music'', [[Moloko]]'' - Sing It Back'','' ''[[Pete Heller]] ''- Big Love'','' Don't Call Me Baby - ''Madison Avenue'', ''[[Jennifer Paige]]'' - Crush'', quest'ultima remixata da David Morales, che produce anche'' Needin'U.''
 
=== I cambiamenti della radiodiffusione dagli anni '90 in poi ===
Il successo della musica dance è strettamente legato alla radiodiffusione che, con programmi radiofonici dedicati esclusivamente al genere ballabile, garantì un solido sostegno ed un'ottima promozione. Le emittenti italiane che dedicheranno maggior spazio al genere saranno [[Radio Deejay]], [[Radio 105]] e [[Radio Italia Network]].
Uno dei programmi radiofonici di maggior successo è il ''Deejay Time'' dell'emittente [[Radio Deejay]].
Il programma, in onda quotidianamente dalle ore 14.00 alle 16.00 e condotto dal dj [[Albertino]] e il dj Giuseppe (con la regia di [[Mario Fargetta]] e la partecipazione di [[Giorgio Prezioso]] e [[Maurizio Molella]]) sarà seguito dagli adolescenti italiani che nel frattempo sono tornati a far funzionare le discoteche la domenica pomeriggio. Il genere di musica dance in larga misura più presente nel programma sarà quello dell'eurodance (soprattutto dal 1993).
 
Nel nord Italia predomina l'emittente lombarda [[Discoradio]]. In tale periodo, i programmi più longevi e di maggior successo (Fonte Audiradio) furono la “Discoparade” (fino al 1990 con Dario Desi e poi con Marco Ravelli), il “DDD” (Marco Ravelli) e “Discoradio Collection” (prima con Roberto Forti e poi con Alberto Zanni), programma in onda nel weekend, e dedicato alla musica dance degli anni ’70 e ’80.
A tali programmi, dalla meta’ degli anni ’90 fino al 2006, furono associate compilations di notevole successo a livello di vendita, che più volte conquistarono il “disco d’oro”. Le più famose erano le varie "Deejay Parade" e "Alba" (Radio Deejay), "Discoparade" (Discoradio), Los Cuarenta (Radio Italia Network), "Danceteria", "[[Hit Mania]]", "Discomania Mix", e "Hits On Five".
 
=== Gli anni 2000 ===
All'inizio del nuovo millennio sono brani di natura molto diversa a dominare le scene: si passa dalla house sofisticata di ''"GrooveJet" ''(2001) di [[Spiller]] (cantata da [[Sophie Ellis-Bextor]]) alla trance di ''"Komodo/Save a soul" ''(estate 2000) di Mauro Picotto, alla mediterranean progressive di ''"L'Amour Toujours" ''(2000)'' ''di [[Gigi D'Agostino]], all'italo-dance di ''"Let me Stay"'' di [[Prezioso feat. Marvin]], o di ''"Inside to outside"'' (inverno '99/'00) di [[Lady Violet (cantante)|Lady Violet]], fino al fenomeno degli [[Eiffel 65]] che acquistano successo non solo in [[Italia]].
 
La [[Italo dance|dance italiana]] subisce così una nuova omologazione e vede, come già successo in precedenza, l'uscita di un notevole numero di produzioni "calco" dei successi del momento.
 
I primi anni del nuovo millennio vedono il ritorno in [[Italia]] del fenomeno house: nei club si alternano sonorità funky campionate e stravolte come nel caso di ''"In The Music"'' dei [[DeepSwing]] o di [[Tom Jones (cantante)|Tom Jones]] che fa remixare la propria ''"Sex Bomb"'' da [[Mousse T]], il quale campiona'' "All American Girls"'' delle [[Sister Sledge]].
 
La club culture prende nuovamente il sopravvento e stavolta il fenomeno house attinge alle sonorità latine e/o disco anni settanta. Esempi notevoli di questo nuovo filone di house moderna sono senza dubbio: ''"Disco Down"'' degli [[House of Glass]] (2000), ''"Rise"'' dei [[Soulproviders]] (2000), ''"You see the trouble with me"'' dei [[Black Legend]] (2000), ''Sabor'' di Hacienda (2000), ''Soul Heaven'' dei Goodfellas (2000), ''Cada Vez'' di [[Negrocan]] (2000), ''Pasilda'' di Afromedusa (2000), ''Don't Bring Me Down ''(2000) di [[Joe T Vannelli]], ''Rise Up'' di [[SunKids]] feat. Chance (2000), ''Right On'' di [[Silicone Soul]] (2001), ''(Play)House Music'' di [[Louis Radio]] feat. [[Sabrina Johnston]] (2001), ''Another Change ''(2001) di [[Roger Sanchez]], ''Shined on Me'' di [[Praise Cats]] (2001), ''Starlight'' di The Supermen Lovers (2001), ''Flawless'' dei [[The Ones]] (2001), ''I'm So Crazy'' di Part-T-One (2001), ''La La Land'' di [[Green Velvet]] (2001), e ''[[Can't Get You out of My Head]]'' della star [[Kylie Minogue]] con l'album ''[[Fever (Kylie Minogue)|Fever]]'' del 2001 che riprenderà l'[[italo disco]] degli anni 80. In questo periodo sorge anche un fortunato nuovo filone di house "afro-tribale" che vuole distinguersi per la sua ricercatezza ed esoticità. Della [[tribal-house]] vanno senz'altro ricordati: ''Edony Clap Your Hands'' di [[Africanism]] (2000), ''Sume Sigh Sey'' di [[House Of Gypsies]] (2001), ''Loud'' dei [[Masters at Work]], ''Coffee Beats vol.1'' di [[Del Gado]] (2002), ''Linda'' di [[Martin Solveig]] (2002), ''Madan'' (Martin Solveig Remix) di [[Salif Keita]] (del 2002 ma che spopolerà nel 2003).
 
[[Benny Benassi]] e il cugino Alle (Benassi Bros) con la hit ''[[Satisfaction (Benny Benassi)|Satisfaction]]'' (grande successo del 2003), rispolverano i suoni pesanti ed ipnotici della techno dei primi anni novanta, creando un nuovo filone etichettato come "electro-house".
 
Più alternativo nel sound, invece, il dj produttore di Chicago [[Felix da Housecat]], che nel 2001 porterà nelle classifiche dance i singoli del genere [[electroclash]] ''Madame Hollywood'' e ''Silver Screen / Shower Scene''.
 
=== Dai primi anni del nuovo millennio all'ultimo periodo ===
L'Italia continuò ad offrire per qualche anno quella che nel mondo venne chiamata "italodance". I protagonisti della scena rimasero quelli di fine millennio: gli [[Eiffel 65]], da cui si staccherà [[Gabry Ponte]] e a seguire [[The Soundlovers]], [[Lady Violet (cantante)|Lady Violet]], [[Kim Lukas]], [[Carolina Márquez|Carolina Marquez]], [[Simone Jay]], [[Miranda]], [[Magic Box]], [[Paps 'n' Skar|Paps N Skar]], [[Mabel]], [[Unconditional (Musica)|Unconditional]], [[Bamble B|Bamble B.]], [[Gayà]], [[Naive]], T42, More, [[Gigi D'Agostino]], [[Prezioso feat. Marvin]], Markus, [[Molella]], [[Erika De Bonis|Erika]], [[DJ Ross]], [[Billy More]], [[Dj Lhasa]].
 
Altri artisti europei di rilievo tra il 2000 e il 2004 sono stati: [[Paul van Dyk]], [[Fragma]], [[Timo Maas]], Deal, [[Barthezz]], [[Brooklyn Bounce]], York, [[Robbie Rivera]], [[Mauro Picotto]], [[Spiller]], [[ATB (disc jockey)|ATB]], [[Paul Oakenfold]], Mash, Web, M@d, [[Ian van Dahl]], [[Alice DeeJay]], [[Alcazar (gruppo musicale)|Alcazar]], [[Cassius (gruppo musicale)|Cassius]], [[Modjo]], [[Tim Deluxe]], [[Daft Punk]], [[Groove Armada]], [[DB Boulevard]], [[Basement Jaxx]], [[Faithless]], [[Safri Duo]], [[De-Javu]], [[Planet Funk]], [[Floorfilla]], [[French Affair]], [[Kylie Minogue]], [[Chicane (musicista)|Chicane]], [[The Rumbar]], Angelic, Sono, [[Junior Jack]] ed [[In-Grid]]. Ognuno di questi progetti/gruppi di [[eurodance]] cambiavano sonorità a seconda del loro indirizzo musicale di provenienza, ovvero trance, house o dance-pop.
 
La fine del 2004 portò un brusco cambiamento alle playlist e alle classifiche delle radio, in cui easy house ed electro-house cominciarono a diffondersi a scapito dell'italodance e della techno sino ad ora in auge. Le tracce più trasmesse dalle radio diventarono infatti'' "Call on Me" ''di [[Eric Prydz]], ''"Push the Button" ''dei [[Chemical Brothers]], [[Michael Gray]] con ''"The weekend"'', [[Axwell]] con ''"Feel the vibe"'', [[Mylo (musicista)|Mylo]] con ''"Drop the pressure"'', [[The house keepers]] con ''"Go down"'', [[remake]] della celebre canzone di [[Amanda Lear]], dalle sonorità nettamente differenti.
 
Nel [[2005]] [[Bob Sinclar]] con il singolo house ''"Love generation"'', riuscì a catturare l'attenzione in modo imponente. Il successo verrà replicato l'anno seguente con il singolo'' "World, hold on"''.
 
Nello stesso anno [[Madonna (cantante)|Madonna]] ritornò al genere ballabile che la rese famosa negli anni ottanta, ovvero la dance pop: con l'album interamente elettronico ''[[Confessions on a Dancefloor]]'' ottiene un enorme successo, ed i vari singoli ''[[Hung Up]]'', ''[[Sorry]]'', ''[[Get Together]]'' e ''[[Jump (Madonna)|Jump]]'' scalarono le classifiche.
 
Anche [[Robbie Williams]], nel 2007, produsse singoli che risultarono essere un misto di generi club culture: ''"Rudebox"'', ''"Love light"'' e ''"She's madonna"''.
 
A fine 2006 e per buona parte del 2007 [[Bob Sinclar]] riuscì ancora a riportare l'attenzione sul genere dance ricampionando con base reggaeton ''"Gonna Make you Sweat (Everybody dance Now)" ''di [[C&C Music Factory]] (1990): si trattò di "Rock this party" che sarà seguito dal brano fotocopia ''"Sound of Freedom"'' anch'esso ricampionatura di un altro successo dance d'inizio anni 90, ''"Everybody's Free"'' di [[Rozalla]] (1991). Uno dei successi estivi come ''"[[Relax (Take It Easy)]]" ''(2007) di [[Mika]] si rivelerà in realtà la ricampionatura di ''"I just died in your arms tonight"'' dei [[Cutting Crew]], successo pop del 1986. Tra il 2006 e il 2008 c'è comunque da segnalare l'impegno di artisti italiani nella promozione della dance: Danijay e Luca Zeta hanno entrambi prodotto due album e insieme hanno realizzato tre volumi della compilation ''"Dance Passion"''. Infine Gigi D'Agostino ha continuato a produrre dance parallelamente al suo stile personale chiamato "lento violento", e pubblicando il cd ''"Suono Libero"'' (2008).
 
'''L'eurodance oggi e la dance attuale'''
 
Il genere eurodance è scomparso dagli scaffali dei rivenditori; le produzioni si sono spostate su generi diversi, primo tra tutti la musica house e l'electro. Complice anche l'abbandono del filone da parte dei grandi network radiofonici che sono traslati verso sonorità diverse, facendo perdere l'interesse al grande pubblico. Resistono sul mercato ancora alcuni degli "storici" marchi che pubblicavano compilation, che ora rilasciano compilation con raccolte e mix dei più famosi brani del genere in questione. Sono sorte in rete alcune comunità (prevalentemente forum) di appassionati che discutono e raccolgono materiale inerente alla musica dance. Nelle discoteche ci sono rare serate nelle quali si può ballare l'eurodance. La dance attuale è un ritrovo di sonorità classiche (quali la disco), sonorità pop e sonorità più elettroniche.
 
== Note ==