Mauro Scoccimarro: differenze tra le versioni

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[[Ferruccio Parri]] lo nominò ministro delle Finanze nel [[1945]], e conservò tale ruolo fino al [[1947]], con il II Governo [[Alcide De Gasperi|De Gasperi]]<ref>[http://www.governo.it/Governo/Governi/de_gasperi2.html II Governo De Gasperi (13 luglio [[1946]]-28 gennaio [[1947]]), coalizione politica: [[Democrazia cristiana|DC]]-[[Partito comunista italiano|PCI]]-[[PSIUP]]-[[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] ]</ref>. Quale ministro, operò eliminando le bardature di guerra e liberalizzando il sistema concorrenziale, ma non riuscì nel proposito d'imporre una tassa sui sovraprofitti di guerra a causa della caduta del governo.
 
Ricoprì inoltre l'incarico di Alto commissario aggiunto, per l'[[Commissione di epurazione|epurazione]] nella pubblica amministrazione.
 
Nella prima legislatura repubblicana [[1948]]-[[1953]] fu [[senatore]] di diritto. Successivamente fu sempre rieletto al Senato, del quale fu anche vicepresidente e rappresentante al [[Parlamento europeo]].