L'albergo degli assenti: differenze tra le versioni

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*[[Pina Gallini]]: prigioniera con gli occhialli
*[[Dina Romano]]: una cliente del locale notturno
* [[Alfredo Martinelli]]: il marito tradito
* [[Enzo Gainotti]]: il cuoco dell'albergo
*[[Luigi Zerbinati]]: medico in ospedale
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[[File:Albergoassenti fotoscena.jpg|thumb|left|220px|Inquadratura con (da sin.): Carla Candiani, Guglielmo Bernabò e Franco Coop]][[File:Albergoassenti barbara+steiner.jpg|thumb|left|220px|Elio Steiner e Paola Barbara in una cupa scena del film]][[File:Albassenti candiani+dancora.jpg|thumb|left|180px|Carla Candiani ed Maurizio D'Ancora]]
== La realizzazione del film ==
La pellicola è tratta da un romanzo omonimo dello scrittore Michelangelo Barricelli, che ne ha curato anche la [[sceneggiatura]] assieme ad Edoardo Anton<ref>Edoardo Anton, cioè Antonelli, figlio di [[Luigi Antonelli]], è stato uno dei collaboratori prediletti dei film d'anteguerra del regista Matarazzo, in particolare nelle opere di genere giallo. Ha firmato con lui anche le sceneggiature de ''[[Il serpente a sonagli]]'' (1935), e de ''[[L'avventuriera del piano di sopra]]'' (1941).</ref> ed allo stesso Matarazzo. Con questa pellicola il regista romano torna al genere [[Cinema giallo|giallo]], dopo aver preferito nei tre anni precedenti realizzare alcune commedie di genere brillante o di derivazione dialettale, queste ultime interpretate dai fratelli De Filippo<ref>Si tratta di ''[[Sono stato io! (film 1937)|Sono stato io!]]'' del 1937 e del ''[[Il marchese di Ruvolito|marchese di Ruvolito]]'' girato nel 1938, ma poi uscito nelle sale all'inizio del 1939.</ref>.
 
''L'albergo degli assenti'' fu realizzato negli studi di [[Cinecittà]] tra aprile e luglio del 1938, ma fu caratterizzato da notevoli ritardi e lentezze nella produzione, tanto ottenere il visto [[Censura cinematografica|censura]] nel mese di novembre. Passò poi ancora molto tempo prima che iniziasse, nel maggio 1939, ad apparire in pubblico, mentre in alcune importanti città, tra cui Milano e Roma, esso fu presentato nelle sale cinematografiche ancora più tardi, nel mese di settembre 1939<ref>Un breve articolo su ''La Stampa'' del 17 maggio 1938 dà in film in lavorazione, fase in cui si trovava ancora il 23 luglio dello stesso anno, come riportato da un articolo del quotidiano ''La Tribuna''; altre notizie sulla produzione e sui successivi sviluppi sono desumibili da diversi articoli scritti da Alberto Alesani ed apparsi sul mensile ''Lo Schermo'' tra il luglio 1938 e l'aprile 1939.</ref>. Questo ritardo, dovuto a difficoltà distributive, comportò che il film diretto successivamente da Matarazzo per un diverso produttore, cioè ''[[Il marchese di Ruvolito]]'', apparisse prima nelle sale. Durante la lavorazione si verificò anche un incidente, quando uno dei principali interpreti, [[Camillo Pilotto]], girando una delle scene finali - quella dell'incendio che distrugge l'albergo - prigione<ref>L'importanza di questa scena era stata particolarmente evidenziata nelle varie presentazioni del film. Ad esempio sul periodico ''Film'' del 4 febbraio 1939, nel quale il film veniva promozionato come un "supergiallo", essa veniva definita «straordinaria come realizzazione, oltre che come concezione [con] una ricerca di particolari impressionanti e luci sapientemente dosate».</ref> - non riuscì a sottrarsi in tempo alle fiamme e ne rimase ferito.