Macchinista ferroviario: differenze tra le versioni

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La sua attività prevalente si svolge sui rotabili, mentre le operazioni accessorie possono svolgersi nelle [[stazione ferroviaria|stazioni ferroviarie]] o nei [[deposito locomotive|depositi locomotive]]. Il suo lavoro viene di massima svolto in turni predisposti su determinate linee o tratte ferroviarie o in trasferta per periodi limitati anche al di fuori del proprio impianto di appartenenza.
 
Per accedere alla professione di macchinista è necessario essere in possesso di un diploma di [[scuola media superiore]] a indirizzo tecnico e, di massima, il superamento di un concorso: sono tuttavia indispensabili anche determinate caratteristiche psicofisiche come ottima capacità visiva e uditiva, buona salute psicofisica, rapidità di reazione. Dovrà successivamente frequentare una serie di corsi di formazione e addestramento sia teorici che pratici ed affrontare una serie di esami per conseguire finalmente l'abilitazione alla professione. La sua preparazione professionale prevede la conoscenza dettagliata dei regolamenti che gli competono per quanto riguarda la circolazione dei treni; (sulle linee a [[Dirigenza unica]] interviene anche nel controllo degli [[incrocio ferroviario|incroci]] e delle prescrizioni relative), nei treni merci senza capotreno ne assume le competenze relative alla circolazione e alla tenuta dei documenti di viaggio, esegue limitate operazioni di verifica del materiale trainato lungo il percorso per quanto riguarda le prove del [[freno]] e la eventuale impossibilità a far proseguire un determinato rotabile o la limitazione di velocità per iil suo proseguimento. Attua di sua iniziativa ogni azione necessaria nelle situazioni di emergenza per la parte di sua competenza tecnica.
 
== Situazione in Italia ==