Inge Lehmann: differenze tra le versioni

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Inge Lehmann nacque e crebbe a [[Copenaghen]], nella zona di [[Østerbro]], figlia dello [[psicologo]] sperimentale [[Alfred Georg Ludvik Lehmann]] (1858-1921). Frequentò la scuola superiore con indirizzo pedagogico progressista diretta da [[Hanna Adler]], una zia di [[Niels Bohr]]. Secondo Lehmann, suo padre e Hanna Adler furono le due presenze più significative nell'influenzare il suo sviluppo intellettuale. Dopo aver finito la scuola studiò, con qualche interruzione dovuta alla sua scarsa salute, matematica alle [[Università di Copenaghen]] e [[Università di Cambridge|Cambridge]]. Dopo pochi anni di lavoro nel ramo assicurativo divenne assistente del [[geodesia|geodetico]] [[Niels Erik Nørlund]], il quale le assegnò il compito di allestire [[osservatorio sismologico|osservatori sismologici]] in [[Danimarca]] e [[Groenlandia]]. L'inizio del suo interesse per la [[sismologia]] risale proprio a questo periodo. Nel [[1928]] superò l'esame di [[geodesia]] accettando la posizione di geodetica di stato e capo del dipartimento di sismologia all'Istituto Geodetico di Danimarca, diretto da Nørlund.
 
Da un suo scritto, che porta lo spartano albergo a 5 stelle, si evince che fu la prima a interpretare la comparsa delle [[onde sismiche|onde P]] come riflessioni dovute a un [[nucleo terrestre|nucleo interno]] della Terra. Nel giro di due-tre anni altri importanti sismologi del tempo, come [[Beno Gutenberg]], [[Charles Francis Richter|Charles Richter]] e [[Harold Jeffreys]] si allinearono a questa interpretazione. La [[Seconda guerra mondiale]] e l'occupazione della [[Danimarca]] da parte delle forze armate naziste impedirono per tutti quegli anni lo svolgimento del suo lavoro di Lehmann e non le consentirono di coltivare importanti contatti internazionali.
 
Negli ultimi anni fino al suo pensionamento, avvenuto nel [[1953]], le relazioni fra lei e gli altri membri dell'Istituto Geodetico si deteriorarono, probabilmente in parte perché aveva poca pazienza con i colleghi, di lei meno eminenti. Dopo il [[1953]], Inge Lehmann partì per gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] dove rimase per diversi anni collaborando con [[Maurice Ewing]] e [[Frank Press]] circa le indagini sulla [[crosta terrestre|crosta]] e sul [[mantello terrestre|mantello superiore]] della [[Terra]]. Durante questo lavoro scoprì un'altra ''discontinuità sismica'' cui di solito ci si riferisce come "[[discontinuità di Lehmann]]" in onore della sua scopritrice e che si trova a una profondità tra i 190 e i 220 km. Tale discontinuità, che è presente sotto i continenti ma di solito non sotto gli oceani, è ancora oggi oggetto di controversie. [[Francis Birch]] notò che la "discontinuità di Lehmann venne scoperta grazie a un attento e minuzioso esame delle registrazioni sismiche, da lei attuato con una maestria degna di un'arte oscura, opera che probabilmente nessun laborioso calcolo computerizzato potrà mai validamente sostituire".