Sacerdote (ebraismo): differenze tra le versioni
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{{citazione|Ti sia gradito, [[HaShem]] nostro [[Dio (Ebraismo)|Dio]] e Dio dei nostri padri, "piegare" il nostro "istinto" al Tuo servizio
[[File:Foster Bible Pictures 0072-2 Priests of the Tabernacle.jpg|thumb|upright=1.4|I sacerdoti del Tabernacolo<br />Bibbia Foster, 1897]]
Nella [[religione ebraica]] il '''sacerdote''' o '''''cohen''''', pl. '''''cohanim''''' ([[ebraico]] ''''''כּוהן'''''' ''kohèn'', pl. כּוהנים ''kohanîm'')<ref>Nel testo di questa voce si usa la trascrizione ebraica del nome '''kohen''' al sing. e '''kohanim''' al plur.</ref> è una figura religiosa preposta all'esercizio del culto, detto
Attualmente i ''kohanim'' conservano uno status
Secondo i testi biblici<ref>[[Libro dell'Esodo]], {{passo biblico|Esodo|28:1-4}}</ref>, lo status di sacerdote è ereditario, riguardante i soli discendenti di [[Aronne]] e distinto da quello del [[profeta]] (uomo senza precise caratteristiche sociali, chiamato da Dio per parlare a suo nome) e da quello del [[levita]] (appartenente alla [[tribù di Levi]] con un ruolo cultuale subordinato a quello del sacerdote). Il culto fu svolto dai sacerdoti dapprima all'interno della "[[Tabernacolo|Dimora]]" (il santuario itinerante contenente l'[[Arca dell'Alleanza]] costruito da [[Mosè]] nel deserto), poi nel [[Tempio di Gerusalemme]] a partire dal X secolo [[e.v.|a.e.v.]] Sono ricordati anche culti sacerdotali nelle "alture", cioè altari costruiti su colline sparsi nella Palestina, dove però spesso si infiltravano elementi cultuali pagani. Per questo [[Giosia]], nella sua riforma religiosa del VII secolo [[e.v.|a.e.v.]], accentrò il culto nel solo tempio di Gerusalemme.
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