Orazio Riminaldi: differenze tra le versioni

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Nel secondo decennio del [[XVII secolo|Seicento]] si trasferì a [[Roma]] dove realizzò dipinti in stile [[Caravaggisti|caravaggesco]]. Grazie all'appoggio della potente famiglia romana dei [[Crescenzi]] ottenne varie commissioni per chiese romane.
 
Nel 1627 ritornò a [[Pisa]], cambiando stile pittorico negli ultimi anni di vita. Dipinse ''Il Martirio di Santasanta Cecilia'' presso [[Palazzo Pitti]], e una copia si trova nella Chiesa[[chiesa di Santa Caterina (Pisa)|chiesa di Santa Caterina]] a Pisa. Ha dipinto inoltre ''Amore Vincitore'' (1624), ''Sansone che stermina i [[Filistei]]'' (1626) e l<nowiki>'</nowiki>''Assunzione della Vergine'' (completata dopo la sua morte dal fratello [[Girolamo Riminaldi|Girolamo]]) per la cupola della [[cattedrale di Pisa]]. Morì di peste nel [[1630]].
 
[[Immagine:riminaldiorazio.jpg|left|0.5em|thumb|Martirio di [[Santa Caterina d'Alessandria]], [[Museo diocesano e cripta di San Rufino]] di [[Assisi]].]]