Aminadab: differenze tra le versioni

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La [[lunetta]] di '''''Aminadab''''' venne affrescata da [[Michelangelo Buonarroti]] nel [[1511]]-[[1512]] circa e fa parte della decorazione delle pareti della [[Cappella Sistina]] nei [[Musei Vaticani]] a [[Roma]]. Venne realizzata nell'ambito dei lavori alla decorazione della [[volta della Cappella Sistina|volta]], commissionata da [[Giulio II]].
 
== Storia ==
Le lunette, che contengono la serie degli ''Antenati di Cristo'', furono realizzate, come il resto degli affreschi della volta, in due fasi, a partire dalla parete di fondo, opposta all'altare. Gli ultimi episodi da un punto di vista cronologico delle storie narrate furono quindi le prime a venire dipinte. Nell'estate del [[1511]] doveva essere terminata la prima metà della Cappella, richiedendo lo smontaggio del ponteggio e la sua ricostruzione nell'altra metà. La seconda fase, avviata nell'ottobre 1511, terminò un anno dopo, appena in tempo per la scopertura del lavoro la vigilia di [[Ognissanti]] del [[1512]].
 
Tra le parti più annerite della decorazione della cappella, le lunette furono restaurate con risultati stupefacenti entro il [[1986]].
 
La lunetta di ''NaassonAminadab'' fu probabilmente la quattordicesima (su sedici) a essere dipinta, la sesta dopo il rimontaggio dell'impalcatura lignea, nonché l'ultima tra quelle ancora oggi conservate (le ultime due sulla parete dell'altare vennero infatti distrutte per far posto al ''[[Giudizio Universale (Michelangelo)|Giudizio Universale]]'').
 
== Descrizione e stile ==
Le lunette seguono la [[genealogia di Cristo]] del ''[[Vangelo secondo Matteo]]''. [[Aminadab (Bibbia)|Aminadab]] e sua moglie si trovano nella prima lunetta della parete destra a partire dall'altare, sotto il pennacchio del ''[[Serpente di bronzo (Michelangelo)|Serpente di bronzo]]''.
 
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La donna a destra è in una posa inconsueta nell'iconografia fino ad allora, studiata probabilmente dal vero. Essa è seduta ma con le membra si volge verso lo spettatore, ruotando le gambe accavallate e il busto, con un complesso gioco di torsioni. La schiena è ricurva nell'atto di pettinarsi i lunghi capelli biondi, la testa è reclinata. La veste rosa è particolarmente attillata, come se fosse bagnata, attaccandosi al corpo e rivelandone l'anatomia atletica, particolarmente mascolina nel braccio muscoloso, come anche nelle altre donne della [[volta della Cappella Sistina|volta]]. Un panno verde chiaro è disteso sulle cosce e i calzari sono di un giallo acceso. Notevole è il gioco di luci ed ombre, che sbalzano plasticamente la figura. Un bellissima mano scorciata, col palmo in ombra e le falangi illuminate, solleva i capelli da pettinare. La donna appare abbozzata in una pagina del "Codice di Oxford", all'[[Ashmolean Museum]].
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Pierluigi De Vecchi, ''|titolo=La Cappella Sistina'', |editore=Rizzoli, |città=Milano |anno=1999. ISBN |isbn=88-17-25003-1}}
 
== Voci correlate ==
* [[Lunette della Cappella Sistina]]
* [[Genealogia di Gesù]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Sistine Chapel lunettes - Amminadab}}