Dragone: differenze tra le versioni

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Il '''dragone''' indicava, nel [[XV secolo]], un [[Archibugio|archibugiere]] a cavallo; più tardi questo vocabolo si utilizzò per designare un [[militare]] di una specialità della [[cavalleria]].
 
== Etimologia ==
Per l'utilizzo a cavallo dell'archibugio, eruttante una vistosa emissione di fuoco e fumo, questo corpo militare venne idealmente accomunato ai [[Draconarius|draconarii]], [[signifer|signiferi]] a cavallo dell'[[esercito romano]] che portavano un [[vessillo]] con una testa di drago. Da ''draconarius'' discende il termine "dragone".
 
== Specialità ==
I dragoni erano organizzati non in [[squadrone|squadroni]] come la cavalleria ma in [[compagnia (militare)|compagnie]] come la [[fanteria]], da cui i loro [[ufficiale (forze armate)|ufficiali]] provenivano. La flessibilità derivante dall'essere in pratica una "[[Fanteria montata|fanteria a cavallo]]" li rese un'arma efficace, specie quando impiegati per quella che oggi verrebbe definita "sicurezza interna" per fronteggiare il [[contrabbando]], la [[guerriglia]] o i disordini civili. Un [[reggimento]] di dragoni era anche meno costoso da costituire e mantenere rispetto ad un reggimento di cavalleria; d'altra parte in rapporto a quest'ultima i dragoni si trovavano in condizioni di svantaggio, perciò costantemente cercarono di migliorare la propria capacità equestre, i propri armamenti, ed anche lo status sociale, ai livelli della "sorella maggiore".