Giuseppe Maria Brocchi: differenze tra le versioni

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Dopo aver studiato presso i [[gesuiti]] fiorentini, entro in seminario e, nel 1711, ricevette gli [[ordini sacri]]<ref name="Diz_Biografico">Fonte: G. Pignatelli, ''Dizionario Biografico degli Italiani'', riferimenti e link in Bibliografia.</ref>, dopo l'ordinazione proseguì gli studi [[Teologia cristiana|teologici]] sotto la direzione del filosofo [[Tommaso Rossi (filosofo)|Tommaso Rossi]], interessandosi principalmente di [[teologia morale]]<ref name="Diz_Biografico"/>.
 
Nominato nel 1716 [[priore]] della [[chiesa di Santa Maria a Olmi]] a [[Borgo San Lorenzo]], volle costruirvi un nuovo altare, chiamò [[Niccolò Lapi]] per gli affreschi e istituì un'accademia di teologia morale<ref name="Diz_Biografico"/>. Nel [[1723]], per volontà dell'arcivescovo di Firenze [[Giuseppe Maria Martelli]] che ne apprezzava la dottrina, divenne [[Rettore (ecclesiastico)#Gerarchia cattolica|rettore]] del Seminario fiorentino di cui scrisse le [[Costituzioni religiose|Costituzioni]] e promosse una maggiore severità negli studi. Conserverà l'incarico sino al 1740 quando si dimise perché in disaccordo con i nuovi indirizzi per la conduzione del seminario<ref name="Diz_Biografico"/>.
Ricevuta in eredità nel [[1726]] la rocca di [[Lutiano]] nel [[Mugello]], volle, pochi anni dopo, ristrutturarla in villa su un suo progetto<ref name="Diz_Biografico"/>.
 
Nel 1748 si trasferì a Legri, nella [[pieve]] di San Severo, presso [[Calenzano]], ove attese ai suoi studi [[Erudizione|eruditi]] e qui morì a sessantatré anni nel 1751. Fu sepolto a Santa Maria degli Olmi<ref name="Diz_Biografico"/>.