Monache clarisse: differenze tra le versioni
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Le '''monache clarisse''' (in latino ''ordo sanctae Clarae'', O.S.C.) sono le religiose di [[voto (religione)|voti]] solenni appartenenti all'[[ordine religioso|ordine]] fondato da [[Francesco d'Assisi|san Francesco]] e [[santa Chiara d'Assisi]] (da cui le clarisse derivano il nome) nel [[1212]]: seguono la [[Regola di san Francesco|regola approvata]] da [[papa Innocenzo IV]] nel [[1253]].
== Storia ==
=== La ''Regola di Santa Chiara'' ===
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Non tutti i monasteri di clarisse sorti nel frattempo accettarono la ''Regola di santa Chiara'', per cui il cardinale protettore dell'ordine, [[Gaetano Orsini]], compose una nuova regola approvata con bolla di [[papa Urbano IV|Urbano IV]] il 18 ottobre [[1263]] ad [[Orvieto]] (la cosiddetta ''regola urbaniana'': ''Datum apud Urbem Veterem, decimo quinto kalendas novembris, pontificatus nostri anno tertio'').
Questa nuova regola permetteva però alle religiose di possedere beni in comune, venendo ad infrangere il ''privilegio della povertà'' concesso da Gregorio IX il 17 settembre del [[1228]] e recepito dalla regola approvata da Innocenzo IV. L'ordine si divise così in due congregazioni: quella delle ''damianite'' (oggi dette semplicemente ''monache clarisse''), fedeli alla regola del 1253, e quella delle ''[[Clarisse Urbaniste|urbaniste]]'', che accettavano la regola del [[1263]].
Nel corso dei secoli successivi nacquero ulteriori congregazioni di clarisse: sono giunte fino ai nostri giorni le ''[[Clarisse Colettine|colettine]]'', sorte nel [[1406]] dalla riforma introdotta da [[santa Coletta di Corbie]] nel monastero di [[Besançon]], e le ''[[Clarisse Cappuccine|cappuccine]]'', fondate a [[Napoli]] nel [[1535]] da [[Maria Lorenza Longo]].
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