Safety car: differenze tra le versioni

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[[File:Safety Car with Sebastian Vettel 2009 Japan.jpg|thumb|left|La ''safety car'' in azione alla testa del gruppo durante il [[Gran Premio del Giappone 2009]].]]
 
La prima ''safety car'' debuttò in [[Formula 1]] nella [[Campionato mondiale di Formula 1 1973|stagione 1973]] al [[Gran Premio del Canada 1973|Gran Premio del Canada]], per rallentare le vetture, consentendo ai commissari di percorso di sgomberare la pista dai detriti; era un'epoca in cui gli incidenti e le morti sui circuiti erano ancora all'ordine del giorno. L'idea venne al pilota Herbert Linge, che con l'aiuto dei vertici [[Porsche]] e di [[Bernie Ecclestone]], riuscì a convincere dell'utilità della cosa il ''circus'' della F1. La prima ''safety car'' nella storia del campionato fu una [[Volkswagen-Porsche 914|Porsche 914/6]]. Nelle prime tre stagioni di utilizzo la ''safety car'' recava a bordo anche un [[medico]], e fungeva quindi sia da vettura di servizio che da mezzo di soccorso; le successive richieste di [[Sid Watkins]], all'epoca dottore di riferimento della Formula 1, unite alla scomparsa di [[Ronnie Peterson]] durante l'incidente alla partenza del [[Gran Premio d'Italia 1978|GP d'Italia 1978]], accelerarono l'introduzione di una vera e propria ''[[medical car]]'' per questo specifico compito. A partire dalla stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1992|stagione 1992]] la ''safety car'' fu ufficialmente introdotta in pianta stabile per l'utilizzo durante le corse.<ref>{{cita news|url=http://www.formula1.com/inside_f1/safety/history_of_f1_safety/7427.html|titolo=History of F1 Safety|pubblicazione=formula1.com|data=26 dicembre 2012}}</ref>
 
Per oltre vent'anni, la ''safety car'' non è stata una vettura fissa, ma variava a seconda del circuito: tra le tante, ci furono la [[ Lamborghini Countach]] utilizzata al [[Gran Premio di Monaco]] nei primi [[Anni 1980|anni ottanta]], la [[Fiat Tempra]] in servizio al [[Gran Premio del Brasile 1993|GP del Brasile 1993]], la [[Opel Vectra]] usata nel weekend del [[Gran Premio di San Marino 1994]] (in cui perirono [[Roland Ratzenberger]] in prova e [[Ayrton Senna]] in gara), e la [[Honda Prelude]] nel [[Gran Premio del Giappone 1994|GP del Giappone]] dello stesso anno. {{cn|Questa situazione generò a tratti confusione e disorganizzazione; inoltre, poche di queste vetture potevano marciare a velocità sufficientemente sostenute per consentire ai piloti di mantenere gli pneumatici in temperatura}}, tanto che spesso il suo uso fu messo in discussione.