Accademia delle arti del disegno: differenze tra le versioni
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==Origine dell'Accademia==
Nel [[tardo medioevo]] ad imitazione delle compagnie laicali dedite alla devozione e al mutuo soccorso, nacque
Tale compagnia non aveva un luogo fisso di riunione anche se andò spesso radunandosi in un luogo di culto messo a disposizione dello [[spedale di Santa Maria Nuova]]. Questa accolita di persone, di cui sopravvivono alcuni registri all'Archivio di Stato di Firenze, andò via via spegnendosi nel fervore e nella partecipazione.
D'altra parte un'accademia artistica, nel senso più didattico, si era sviluppata anche nel [[Quattrocento]], nello scomparso [[giardino di San Marco]] dove [[Lorenzo il Magnifico]] aveva collocato la collezione di sculture antiche, incaricando lo scultore [[Bertoldo di Giovanni]] di farle copiare, attraverso l'insegnamento di tecniche artistiche, ai giovani dotati di talento artistico, fra i quali spiccò subito il giovane [[Michelangelo Buonarroti]].
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Il ruolo ed il prestigio di questa istituzione, non certo confinati negli angusti limiti politico economici del principato toscano, raggiunsero ben presto traguardi inaspettati. Il primo accademico ad essere eletto col titolo di padre e maestro delle arti fu [[Michelangelo Buonarroti]] e da lì a breve moltissimi artisti di tutta italia chiesero di far parte del sodalizio che comprese [[Francesco da Sangallo]], [[Agnolo Bronzino]], [[Benvenuto Cellini]], [[Giorgio Vasari]], [[Bartolomeo Ammannati]], il [[Giambologna]], [[Jacopo Ligozzi]], [[Tiziano]], [[Tintoretto]], {{citazione necessaria|[[Andrea Palladio|Palladio]],}} ecc. Sodalizio prevalentemente maschile, seppur senza preclusioni scritte per l'ammissione delle donne, la prima ad esservi ammessa fu [[Artemisia Gentileschi]].
Celebrata e riconosciuta nel suo primato già con la preparazione delle esequie di Michelangelo nella basilica di San Lorenzo a Firenze nel 1564 e ancora nei numerosi eventi trionfali realizzati nella città, din dal 1585 l'Accademia delle Arti del
Numerosi furono comunque i professori eccellenti che svolsero qui il loro servizio tra cui [[Galileo Galilei]].
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L'Accademia, incaricata nel 1603 di vigilare contro le esportazioni di opere d'arte dal granducato toscano, continuò il suo ruolo di insegnamento e orientamento delle arti nelle sue numerose sedi di cui oggi sopravvive soltanto la cosiddetta cappella di San Luca nei chiostri della basilica della Santissima Annunziata di Firenze dove sono sepolti numerosi e importanti Accademici tra cui [[Pontormo]]. L'ultimo ad esservi sepolto è stato [[Rodolfo Siviero]], presidente dell'Accademia dal 1971 al 1983.
Nel [[1784]] il granduca [[Pietro Leopoldo di Lorena]] riformò l'Accademia delle
L'Accademia delle
▲L'Accademia delle arti del disegno che dal 1970 ha sede nel trecentesco [[palazzo dell'Arte dei Beccai]], è suddivisa oggi in cinque Classi: classe di pittura, classe di scultura, classe di architettura, classe di storia dell'arte, classe di discipline umanistiche e scienze. Le classi sono composte da accademici emeriti, ordinari e corrispondenti.
In tutta la sua storia l'Accademia ha avuto più di 6500 affiliati a vario titolo. Oggi si può consultare questa lista dal sito internet dell'ente<ref>[http://www.aadfi.it/?post_type=accademico Accademici<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
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*per la Classe di Architettura: [[Massimo Carmassi]], [[Marco Dezzi Bardeschi]], [[Adolfo Natalini]], [[Renzo Manetti]], [[Francesco Gurrieri]], [[Paolo Portoghesi]], [[Aldo Loris Rossi]], [[David Palterer]], [[Franco Purini]], [[Gennaro Tampone]].
*per la Classe di Storia dell'Arte: [[Wolfram Prinz]], [[Erich Steingräber]], [[Detlef Heikamp]], [[Antonio Paolucci]], [[Zygmunt Wazbinski]], [[David Whitehouse]]
*per la Classe di Classe di Discipline Umanistiche e Scienze: [[Franco Cardini]], [[Umberto Colombo]], [[Tullio Gregory]],
L'Accademia assegna inoltre l'onorificenza "accademico d'onore" per meriti conseguiti interdisciplinarmente in ambito politico, culturale o scientifico. Tra gli insigniti si ricordano: [[Jasper Johns]], [[Alberto Ronchey]], il [[Premio Nobel]] [[Rita Levi-Montalcini]] e i [[Premio Pritzker]] [[Philip Johnson]], [[Jørn Utzon]], [[Robert Venturi]] e [[Renzo Piano]].
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