Marcedusa: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 54:
 
== Storia ==
Marcedusa, pur non potendosi fregiare di fatti riferiti che la rendono parte importante nella storia, consegue in maniera inequivocabile ritrovamenti che fanno risalire le sue orgini all'età [[Magna Grecia|magno-greca]]. Il tipo di reperti (monete, anfore, statuette votive, armi ecc), risalenti anche all'età [[Bruzi|bruzia]], ed imperiale. Tutto ciò, conduce in modo preciso all'esistenza di uno spazio territoriale socialmente organizzato e commercialmente attivo sin dall'VIII secolo a.C. Tanto che fino a pochi anni fa il luogo veniva rapportato all'antica città greca di [[Petelia]], attualmente riconosciuta nella moderna [[Strongoli]].
 
I primi documenti che parlano di Marcedusa, risalgono all'età sveva, è; nel Maggiomaggio del 1225 che [[Federico II di Svevia]] confermava al monasteroall'[[abbazia di san.Sant'Angelo delde Frigillo,]] la libertà di poter usufruire del sale affiorante nella bassa dal torrente Salinello e del fiume Neto ''ut libere sumant sale de salenis nostris Neti et Merchedusi absque alicuius contradicione'' (Pratesi A. Pratesi, ''Carte latine'' cit., p. 339.).
 
L'attuale Marcedusa sia nell'identità socio-culturale che nell'assesto urbano, si origina agli inizi del XIII secolo, intorno al 1448, sul promontorio che oggi caratterizza la piccola acropoli, si insediarono milizie Albanesi, alleate agli aragonesi[[Aragonesi]] contro gli Angioni[[Angioini]] nella guerra di successione al [[Regno di Napoli|trono di Napoli]]; L'esercito di uomini guidati da Giorgio Castriota Scanderberg e Demetrio Reses, formarono un avamposto militare che insieme ad altri insediamenti uguali, (San Nicola, Umbriatico, Marcedusa, Andali, Caraffa, Vena di Maida, Gizzeria), formavano un corridoio difensivo che percorreva la Calabria jonica fino a quella tirrenica, non mancando di intervenire attivamente anche alle vicende belliche dell'epoca. Con la fine della guerra e conseguente salita al trono di [[Alfonso diV d'Aragona]], gli albanesi vennero ripagati con il privilegio di poter occupare le terre circostanti e di essere esentati dalle tasse per cinquant'anni, cosicché, lo stazionamento militare assunse con il passare del tempo sempre più i connotati di borgo rurale, ove gli abitanti, abbandonate le armi, si dedicarono all'agricoltura ed alla pastorizia. Le vicende feudali di Marcedusa, sono strettamente legate a quelle della vicina e più importante [[Mesoraca]], infatti il piccolo centro fu dapprima feudo dei [[Ruffo di Calabria|Ruffo]], poi di [[Antonio CentallesCentelles]], il quale ne fu estromesso per alto tradimento, poi i [[Caracciolo]] e gli [[Spinelli (famiglia)|Spinelli di Castrovillari]], ed infine, da questi portata in dote agli [[Altemps]] duchi di [[Gallese (Italia)|Gallese]]. furonoFurono proprio i duchi Altemps che nel 1649 staccarono Marcedusa dalle vicende politiche e decisionali di Mesoraca, riconoscendogli il ruolo di universitas, "ovvero" la prima e vera autonomia amministrativa, benché sin dal 1565 fosse presente la figura di un cosiddetto "sindaco", che nelle vesti di Minico Taverna da Marcheduza si assicurava del rispetto delle regole e di rilevare le necessità degli abitanti.
 
== [[Società]] ==